3 Ottobre 2016

Distretto tessile, rallenta la produzione. Resta il segno più ma cresce l’incertezza tra gli imprenditori


Conflitti in corso, tensioni geopolitiche, euroscetticismo fino al referendum sulla Brexit. Cresce l’incertezza politica e anche il settore manifatturiero è costretto a fare i conti con uno scenario internazionale poco espansivo. A fotografare la situazione sono i dati sulla congiuntura manifatturiera di Lucca, Pistoia e Prato, rilevati nei primi sei mesi dell’anno.

L’analisi, a cura del Centro Studi integrato di Confindustria Toscana Nord, ha preso in considerazione un campione statistico di 500 imprese con 10 o più addetti. Il quadro che emerge è chiaro: dopo un 2015 di ripresa, la produzione industriale rallenta, e il comparto segna un contenuto +0,8% nel secondo trimestre, in diminuzione di quasi un punto percentuale rispetto ai primi tre mesi dell’anno. In generale, si respira meno ottimismo.

“Le condizioni dei mercati internazionali e anche le condizioni del mercato nazionale – spiega Enrico Mongatti, responsabile del Centro Studi di Confindustria Toscana Nord – condizionano le prospettive del recupero che è in atto. Questo è ciò che ci fa riflettere e ci fa stare alla finestra per capire cosa accadrà nei prossimi mesi”.

Buona parte della frenata dipende dai risultati dell’area lucchese. A Prato le performance rimangono positive, seppur in calo. A trainare è il meccanotessile, seguito dal tessile, che si ferma al +2% nel secondo trimestre. Leggermente negativo l’abbigliamento-maglieria, mentre vanno male gli altri settori del manifatturiero cittadino. A dividere il distretto sono infine le previsioni future per filati e tessuti: negative le prime, molto positive le seconde. Sono nel caso dell’export le prospettive si allineano.

“Vediamo un grande interesse per i nostri tessuti, ecco che le fiere sono andate bene: sia Milano Unica che Premiere Vision. C’è stato un buon interesse per i nostri prodotti. Ora – sottolinea il presidente di Confindustria Toscana Nord, Andrea Cavicchi – stiamo lavorando con Milano Unica per sollecitare tutti i lanifici pratesi, perché vengano alla fiera di Milano Unica, che può rappresentare per tutti loro una occasione importante in termini di mercati nazionali e di internazionalizzazione”.

 

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