12 Ottobre 2016

Ospedale Santo Stefano, dopo la riorganizzazione azzerato il numero dei letti di “appoggio”


La riorganizzazione del presidio Santo Stefano avviata lo scorso mese di maggio comincia a dare risultati positivi. A sostenerlo è l’AUsl Toscana Centro. “Nei primi mesi di quest’anno, in media, il numero di pazienti ricoverati in settori dell’area chirurgica, ma con patologie di pertinenza dell’area medica, era di oltre 20. Nel mese di giugno il numero di pazienti è sceso mediamente a meno di 3, fino ad azzerarsi nel mese di agosto” si legge in una nota dell’Azienda.
“Questi dati positivi sono il frutto di una serie di interventi messi in campo dall’Azienda Sanitaria. L’ operazione di “restyling” effettuata nelle aree assistenziali attraverso una diversa modulazione dei posti letto ha permesso di indirizzare i ricoveri rispetto all’intensità di cura richiesta e per percorsi assistenziali specifici (malattie tumorali, cerebrovascolari, reumatiche ecc. ). L’Unità operativa di medicina interna pre e post operatoria – prosegue l’AUsl Toscana Centro – ha accolto i pazienti chirurgici ma che necessitano di competenze internistiche, la forte integrazione delle unità operative di medicina interna e geriatria, disposte allo stesso piano dell’ospedale, ha consentito la gestione di pazienti con pluripatologie. Nell’area medica, area di prevalenza di ricoveri, i posti letto sono stati aumentati di 28, consentendo al pronto soccorso una maggiore disponibilità di ricovero. A questi 28 sono stati aggiunti i 19 posti letto, sempre di area medica, a Villa Fiorita a cui si accede direttamente dal pronto soccorso”.
“Questa serie di azioni che ha disegnato una nuova ‘mappa’ dell’ospedale ha dato risultati soddisfacenti – commenta Giancarlo Landini, direttore Dipartimento specialistiche mediche –. Dopo tre mesi dalla riorganizzazione al Santo Stefano, il numero dei letti di ‘appoggio’ si è azzerato. Grazie a questa operazione di rimodulazione e razionalizzazione dei posti letto abbiamo fornito una rapida ed efficace risposta alla necessità di ricovero proveniente dal Pronto Soccorso assicurando un’assistenza sempre più attenta ai bisogni dei pazienti ed alle esigenze degli operatori sanitari” conclude Landini.

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