26 Novembre 2016

Facchino a Prato, topo d’appartamento a Trento. La doppia vita di un quarantenne arrestato dai carabinieri


A Prato lavora come facchino, ha una famiglia ed è in regola con il permesso di soggiorno ma a nord, nelle province di Trento e Bolzano, era un attivissimo topo di appartamento, con oltre cinquanta colpi alle spalle. La doppia vita di G.M., cittadino albanese di 42 anni residente in città è stata interrotta all’alba di martedì scorso, 22 novembre, con l’arresto da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Prato su richiesta del Gip di Trento.

 

L’uomo è finito in manette dopo due anni di indagini condotte dai carabinieri di Trento e Bolzano, mirate a contrastare il fenomeno dei furti in abitazione da parte di bande organizzate composte da soggetti provenienti dall’est Europa. Nel corso dell’operazione sono state arrestate in altre province d’Italia cinque persone, tutti albanesi, componenti di una banda specializzata in furti in villa. Tra questi c’è anche il quarantaduenne residente a Prato, sino a questo momento incensurato e sconosciuto alle forze dell’ordine. L’uomo ha moglie e figli, un lavoro ma in due anni, assieme ai complici, aveva preso parte ad almeno cinquanta colpi che avevano fruttato un valore complessivo di oltre 50mila euro. Quando i carabinieri sono andati a prelevarlo a casa in viale Vittorio Veneto dopo giorni di pedinamento, l’uomo è rimasto stupito, evidentemente credeva di poterla fare franca ancora a lungo.

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pisolo
pisolo
7 anni fa

Hanno preso un facchino per rubare negli appartamenti perchè se c’era da portar via qualche baule o valigia pesante come facevano?