24 Gennaio 2017

Bollo per auto “datate”: per centinaia di pratesi arriva una brutta sorpresa VIDEO


Pagare il resto, la sanzione e gli interessi dopo aver già pagato il bollo per colpa di una legge retroattiva. E’ il paradosso accaduto agli automobilisti, tra i quali anche diversi pratesi che possiedono un’auto tra i 20 e i 30 anni d’età. Una legge statale del 2014 ha stabilito che anche per questa tipologia di auto – che fino ad allora godeva di una tariffa forfettaria di 63 euro – si dovesse pagare in base ai kilowatt, con conseguente lievitazione dei costi.
La Regione Toscana, su pressione del Governo, ha dovuto quindi adeguarsi, approvando nel marzo 2015 la legge apposita, che però entrava in vigore a partire dal 1 gennaio dello stesso anno. E qui arriva il paradosso. Chi ha pagato il bollo prima dell’approvazione, ovvero gennaio o febbraio del 2015, lo ha fatto ancora con la vecchia tariffa, certo di essere ormai coperto per tutto l’anno. La sorpresa è invece arrivata a distanza di due anni, con la richiesta da parte della Regione del versamento della parte mancante del bollo, delle sanzioni e degli interessi relativi al 2015.
La Regione si difende sostenendo che di fronte alla legge statale non avrebbe potuto sottrarsi e che – proprio per andare incontro alle esigenze dei cittadini – ha introdotto una riduzione del 10% della tariffa per la categoria di veicoli in questione, dando tempo fino al 30 settembre del 2015 agli automobilisti per mettersi in regola con la nuova norma. Chi però, e sono tanti, non è venuto a conoscenza del cambiamento normativo, almeno per il bollo del 2015, si è trovato fuori regola suo malgrado, venedo avvertito dalla Regione solo due anni dopo, quando ormai c’era solo da pagare il resto, la sanzione e gli interessi.

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