23 Agosto 2017

Chiusa azienda di confezioni con dieci lavoratori a nero. Denunciate tre persone senza permesso di soggiorno e la titolare


Su quattordici lavoratori ben dieci erano a nero, tre sono risultati privi del permesso di soggiorno. È il risultato del controllo effettuato dalla polizia municipale in una ditta di confezioni a Chiesanuova.

Martedì 22 agosto, l’Unità operativa edilizia e contrasto al degrado urbano in collaborazione con personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro, ha effettuato un sopralluogo in una azienda gestita da cittadini cinesi.

Un’operazione volta a verificare la regolarità dell’attività e della presenza dei lavoratori: il laboratorio presentava tre diverse vie di fuga e, pertanto, la polizia municipale, dopo aver collocato agenti ad ogni accesso, per bloccare eventuali tentativi di sottrarsi ai controlli, ha avviato il proprio intervento di verifica.

All’interno dell’immobile sono state trovate impegnate a lavorare quattordici persone, tutte di nazionalità cinese. Dai riscontri effettuati dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, è emerso che dieci operai su 14 erano assunti a nero e, conseguentemente, l’ITL  ha applicato le relative sanzioni alla titolare e disposto l’immediata sospensione dell’attività lavorativa, in attesa della loro regolarizzazione. Fra questi dieci lavoranti non dichiarati, tre sono risultati privi di permesso di soggiorno o documenti di identificazione e, per tale motivo, sono stati accompagnati dagli agenti presso il Comando di piazza Macelli per il dovuto fotosegnalamento. Risultati clandestini, sono stati denunciati a piede libero per soggiorno illegale sul territorio nazionale mentre la titolare della ditta è stata denunciata, sempre a piede libero, per il loro impiego nella propria attività.

 

 

La Polizia Municipale, avendo riscontrato anche alcune violazioni al Regolamento di Polizia Urbana, ha proceduto con l’applicazione delle relative sanzioni e sottoposto a sequestro amministrativo 27 macchinari e l’intero laboratorio tessile.

“Continuiamo con infaticabile impegno e costanza nei controlli sul territorio per contrastare con ogni mezzo chi lavora nell’illegalità, impiegando manodopera a nero, non rispettando le regole e violando non soltanto le normative ma anche il rispetto dei diritti delle persone e dei lavoratori – ha sottolineato il sindaco Matteo Biffoni -. La Polizia Municipale insieme con tutti gli organi preposti ai controlli, a cominciare dall’Ispettorato del lavoro, continueranno a tutelare il lavoro regolare e la concorrenzialità dei mercati punendo chi vuole guadagnare ignorando la legge. Prato è una città dedita al lavoro, ma dove l’imprenditorialità deve sempre andare di pari passo con il rispetto delle regole”.

 

 

 

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