Potrebbe non essere pratese il candidato del Partito democratico per il collegio uninominale alla Camera alle prossime elezioni. Si tratta di un collegio praticamente provinciale, dato che, oltre a Prato, comprende soltanto i comuni di Montale e Agliana, perciò strategico: se la coalizione di centrosinistra il 4 marzo raccattasse più voti delle altre coalizioni nel maggioritario, alla Camera ci potrebbe essere un deputato diretta espressione del nostro territorio. Ma non sarà così semplice e, se circola ancora il nome dello stesso segretario pratese Gabriele Bosi, in realtà delle notorie condizioni favorevoli al Pd che si danno nella nostra provincia potrebbe godere una candidatura romana. Abbastanza sicuro, per il momento, il nome di Antonello Giacomelli per il listino bloccato del centrosinistra alla Camera, che comprende Prato, Pistoia, Lucca e Massa-Carrara.
Ascolta l’intervista al segretario provinciale del Pd Gabriele Bosi
Tra una decina di giorni il segretario nazionale del Pd Matteo Renzi incontrerà i vari segretari regionali e solo allora si saprà qualcosa di più certo sulle candidature. Sempre per il collegio uninominale alla Camera circolano in città i nomi di Giorgio Silli per la compagine di centrodestra e quello di Gianni Del Vecchio per Liberi e uguali, anche se pare che Laura Boldrini si sia interessata per far avanzare in pole il nome di Diego Blasi (quest’ultimo non smentisce). Intanto il Pd pratese lancia, di fatto, la propria campagna elettorale con “All’opera – Investimenti per i quartieri e le frazioni del comune di Prato” e “Sanità e sociale: risultati e progetti per Prato”. Il primo porterà il capogruppo e i vari consiglieri in tutte le frazioni, dove a partire dalla fine di gennaio saranno organizzate delle assemblee pubbliche per fare il punto sugli interventi effettuati fino a questo momento dall’amministrazione comunale e per ascoltare le esigenze dei cittadini. La seconda campagna si snoderà in cinque appuntamenti: partenza il 10 gennaio al Circolo I Risorti.
Lucrezia Sandri
A dire la verità è da anni che Prato è stato abbandonato dal PD e affini!