31 Luglio 2018

Decreto dignità, emendamento Silli: “Escludere le lavorazioni contoterzi dalle nuove norme che ingessano il mercato del lavoro”


C’è anche un emendamento pratese, firmato dal deputato di Forza Italia Giorgio Silli, tra i 450 emendamenti al decreto dignità, in votazione in questi giorni alla Camera dei deputati. L’emendamento Silli chiede al governo Cinquestelle-Lega di esentare dalle nuove norme sui contratti di lavoro a tempo determinato e sulla somministrazione, le imprese conto-terziste, in virtù della loro peculiare attività.
Le nuove norme in discussione alla Camera riducono i contratti a termine da 36 a 24 mesi con le causali, e fissano un tetto di 12 mesi senza causali. Le proroghe possibili di un contratto a termine ad uno stesso lavoratore scendono da 5 a 4. Ogni rinnovo avrà un costo contributivo aggiuntivo dello 0,5%.
Secondo il deputato forzista le conseguenze del decreto dignità sul distretto tessile saranno “devastanti” e produrranno un irrigidimento del mercato del lavoro in una filiera, quella tessile, caratterizzata da stagionalità e commesse fluttuanti.
Silli chiede che le “specificità delle aziende pratesi siano preservate e rispettate”.
“Ci spendiamo ogni giorno- afferma il deputato forzista – per fare quello che siamo stati chiamati a fare: difendere gli interessi del nostro territori, salvaguardare le imprese e preservarne le peculiarità. Poiché questo provvedimento creerà non pochi problemi alle imprese pratesi -e non solo-, abbiamo cercato di inserire dei correttivi che passeranno al vaglio delle Aule, nella speranza possano essere accolti e valutati”. All’emendamento specifico hanno apposto la propria firma anche la deputata Erica Mazzetti e Roberto Pella, parlamentare del distretto manifatturiero di Biella.

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