2 Luglio 2018

Emergenza rifiuti, la Regione spedisce 20mila tonnellate sulla costa e nel sud della Toscana


Circa ventimila tonnellate di rifiuti dall’Ato Centro andranno verso gli Ato Sud e Costa. E’ il provvedimento tampone stabilito dal presidente Enrico Rossi per rispondere all’emergenza rifiuti che ha portato, in ultima battuta, ad un rallentamento improvviso del servizio di raccolta ingombranti anche nella provincia pratese.

L’ordinanza del governatore Rossi durerà 6 mesi e punta a sciogliere, almeno nell’immediato, le difficoltà segnalate da Ato Centro e dal gestore Alia. Le criticità sono dettate – in molti casi – da una serie di stop imposti dagli organi di controllo che hanno parzialmente bloccato l’attività di alcuni impianti, riducendo di fatto la capacità complessiva di smaltimento e mettendo a dura prova i territori.

Il totale dei flussi di rifiuti da trattare ammonta così a livello regionale a 61mila500 tonnellate. Gli impianti interessati dall’ordinanza sono i trattamenti meccanici biologici di Massarosa, Massa, Legoli e Terranuova Bracciolini, l’impianto di incenerimento di Poggibonsi e le due discariche di Terranuova Bracciolini e Peccioli.

Per il vicepresidente di Alia, Sandro Lascialfari, il provvedimento dovrebbe sbloccare la situazione sul fronte dei rifiuti urbani, compresa la questione degli ingombranti, su cui Alia si è comunque attivata tentando di ottimizzare gli spazi di stoccaggio a disposizione, ormai quasi al collasso: “L’auspicio – ripete Lascialfari – è poter tornare a garantire il regolare servizio anche prima della fine di luglio, a differenza di quanto annunciato dall’azienda in un primo momento”. Chiara anche la replica al Comune di Prato, che aveva preso posizione parlando di “violazione contrattuale” da parte di Alia: “E’ legittima la reazione del Comune – ripete Lascialfari – ma tutto si lega alla mancanza cronica di impianti in Toscana, le cui scelte riguardano solo ed unicamente la Regione. L’obiettivo nostro e dell’Amministrazione pratese è lo stesso: cercare di cercare di dare un servizio migliore e a prezzi più bassi”, conclude il vicepresidente di Alia.

Intanto si guarda oltre l’emergenza, ad una prospettiva di più ampio e lungo respiro, dove resta al primo punto proprio l’eterna diatriba sulla costruzione di nuovi impianti, specialmente dopo lo stop all’opera di Case Passerini. Alia torna a ribadire la necessità di nuove strutture ma si dice pronta a valutare con attenzione il piano rifiuti impostato sull’economia circolare che sempre il presidente Rossi ha promesso di presentare entro l’estate.

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