3 Settembre 2018

Il Comune esegue lo sgombero forzoso dello stadio


I fabbri che arrivano con piede di porco e martello, forzano il cancello e riconsegnano il Lungobisenzio al Comune. E’ la scena che si è verificata questa mattina, quando i funzionari dell’amministrazione si sono presentati allo stadio per riprendere possesso della struttura. Dopo l’ordine di sgombero fatto pervenire a Paolo Toccafondi, stamani il patron del Prato avrebbe dovuto riconsegnare la struttura. All’appuntamento delle 10 però non si è presentato nessun esponente della società, così i tecnici hanno dato seguito allo sgombero, procedendo a forzare i cancelli. Allo sgombero ha preso parte anche la polizia municipale, intervenuta per controllare eventuali situazioni critiche. Tutto si è svolto in tranquillità, davanti ad alcuni curiosi. Una volta all’interno i tecnici hanno fatto l’inventario delle cose presenti, mentre i fabbri dovranno cambiare le numerose serrature di porte e cancelli.
Si conclude così una vicenda che va avanti da settimane e che ha contrapposto l’amministrazione all’Ac Prato.
Lo sgombero era stato deciso dal Comune dopo che – lo scorso 20 agosto – Toccafondi aveva deciso di non riconsegnare la struttura all’amministrazione, dopo che questa aveva revocato al Prato la gestione del Lungobisenzio. La mancata disponibilità dello stadio ha finora precluso al Prato la possibilità del ripescaggio, sulla quale pende un ricorso al Tar della Toscana la cui pronuncia è attesa per il 12 settembre. Un’ipotesi che appare però remota, mentre nel frattempo il Prato è già stato inserito nel girone E di serie D, campionato che gli spetta dopo la retrocessione sul campo. L’amministrazione, invece, torna in possesso della struttura ed è pronta ad indire un bando per la gestione dello stadio.

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