4 Ottobre 2018

Sottopasso Soccorso, l’ex sindaco Cenni attacca Biffoni e ribadisce la soluzione “fuori terra”


“Quando gli amministratori pubblici esercitano scelte dettate dalla sola contrapposizione politica si generano danni enormi ai cittadini: un amministratore dovrebbe sempre operare per il bene comune, percorrendo le strade che risolvono i problemi e non causarli facendone subire le conseguenze alle attuali e future generazioni”. L’ex sindaco Roberto Cenni interviene con una nota sulla vicenda del progetto legato al cosiddetta “strozzatura del Soccorso” che la giunta di centrodestra da lui guidata fino al 2014 avrebbe voluto superare attraverso la costruzione di un viadotto e non di un sottopasso, come invece intende fare l’Amministrazione comunale targata Biffoni.

“Il progetto di Biffoni e Barberis, poi passato ad Anas – scrive Cenni – crolla sotto i colpi di maglio delle osservazioni di Arpat ed Autorità di Bacino, che lo costringono oggi alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Le conclusioni contenute nei due documenti sono le stesse alle quali era giunto lo studio preliminare, commissionato dalla giunta da me guidata e che aveva orientato i tecnici comunali alla scelta della soluzione “fuori terra”. Per questo avevano sottoposto a VIA lo studio preliminare, precedentemente alla stesura del progetto, per evitare un dietrofront a posteriori che avrebbe vanificato il lavoro dei tecnici comunali. Appare chiaro che una “diga” di 400 mt. Intercetta la falda che scorre da nord a sud. È lampante l’impatto dei lavori, soprattutto di scavo, con la città ed il traffico, ricordiamoci cosa accadde con l’incendio della falegnameria proprio al Soccorso. Immaginiamoci l’enorme massa di terre da scavo da trattare per trasformarla in inerti riutilizzabili.

Non vi nascondo una forte amarezza per il ritardo che la popolazione pratese sta subendo: oggi potevamo avere una infrastruttura che avrebbe risolto il nodo del Soccorso. Anche io avrei voluto interrare tutta la Declassata dal Pecci fino al Parco Prato, ma le valutazioni tecniche non permettevano tale scelta”.
Cenni conclude attaccando anche la politica portata avanti dal sindaco Biffoni sull’aeroporto: “in occasione dell’approvazione del Piano Territoriale regionale che “sequestrava” oltre 500 ettari di territorio pratese per sostenere la fattibilità del nuovo aeroporto di Peretola, Biffoni è passato da “firmo il ricorso” a “la politica sceglie il dialogo ai tavoli”. No comment”.

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