8 Luglio 2019

Museo del Tessuto, le visite salgono quasi del 40%. Riconfermato Francesco Marini alla presidenza


28mila visitatori in tutto il 2018, con una media di circa 2.300 visitatori al mese; quasi 6mila studenti, con oltre 200 classi coinvolte. Sono i numeri del Museo del Tessuto, alla cui presidenza per il quadriennio 2019-2022 è stato riconfermato Francesco Marini. “Nel 2018 le visite hanno registrato un incremento del 39% rispetto al 2017 – riferisce Francesco Marini -. Nel frattempo sono aumentate le attività commerciali e anche quelle sul fronte dei social, su cui abbiamo investito molto negli ultimi tempi”.
La pagina Facebook del Museo ha superato i 20mila fan organici, registrando un +20% rispetto al 2017; Instagram ha ottenuto un aumento del 260% grazie alla mostra “Marie Antoinette. I costumi di una regina da Oscar”, che, da sola in 4 mesi, è riuscita ad attrarre più di 15mila visitatori. Il bilancio d’esercizio 2018 della Fondazione chiude in pareggio. A causa delle riforme effettuate dal Governo negli anni scorsi, Camera di commercio e Provincia (soci fondatori insieme al Comune di Prato) non sono in grado di garantire alcuna contribuzione, per cui è stato proprio il Comune ad erogare un contributo aggiuntivo di 130mila euro, oltre a quello ordinario di 169mila euro: “Il contributo straordinario sarà effettivamente erogato nel corso di quest’anno, come da richiesta della variazione di bilancio effettuata dal Servizio Cultura, che deve ancora passare in Giunta e poi in Consiglio Comunale – spiega l’assessore alla Cultura del comune di Prato Simone Mangani -. Oltre alle risorse aggiuntive del Comune, il pareggio di bilancio, nonostante la mancata contribuzione di due soci fondatori su tre, è stata raggiunta grazie alla capacità di autofinanziamento della stessa Fondazione Museo del Tessuto, che vale per un buon 70% tra biglietti e gadget venduti, shop, supporter club, affitto degli spazi, ma soprattutto progettazione europea”.
Tre i progetti di respiro europeo portati avanti nel 2018: “Creative Wear” sull’industria tessile, conclusosi lo scorso maggio e che ha portato in tre anni contributi europei per un totale di 255mila euro; Erasmus+, che ha visto una partnership importante insieme all’University of the Arts di Londra; “Creative Europe”, in corso fino a febbraio 2020, con un finanziamento europeo da 60mila euro. Presentati altri 4 progetti peri prossimi anni.
Tra le novità del nuovo mandato anche la semplificazione della composizione del consiglio di indirizzo, che diventa espressione diretta dei soli soci fondatori passando da 6 membri a 3 più 2 invitati (il presidente e il vicepresidente Giuseppe Moretti, presidente degli ex allievi del Buzzi), e l’ingresso nel comitato di gestione dei tre enti che da anni contribuiscono in maniera rilevante alle attività della Fondazione, ovvero Estra, Fondazione Cassa di Risparmio e Saperi srl, quest’ultima società afferente a Confindustria Toscana Nord. Estra ha contribuito al bilancio della Fondazione Museo del Tessuto con 80mila euro; Fonfazione Cassa di Risparmio di Prato con 65mila euro; Saperi srl con 45mila euro. Tutte e tre hanno riconfermato il loro impegno finanziario; con la nuova riforma statutaria è stato loro conferito lo status di Partecipanti Sostenitori.

 

LS

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