Sono tre gli iscritti nel registro degli indagati per la morte dell’operaio edile di 56 anni, caduto lunedì mattina dal tetto di un capannone in via Goito e precipitato al suolo dopo un volo di quasi dieci metri. Si tratta dei due cittadini italiani, proprietari dello stabile che ospita un’autofficina gestita da orientali, e un cittadino albanese, titolare della ditta incaricata di eseguire i lavori sulla copertura del capannone e che, a sua volta, ha richiesto l’intervento del 56enne, che aveva la Partita Iva.
Sulle responsabilità dei tre, di fatto committenti a diverso titolo dell’operazione, indagano gli inquirenti. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. Al centro dell’inchiesta, affidata al sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, le misure di sicurezza e le eventuali carenze. Sempre in giornata dovrebbe essere affidato l’incarico per eseguire l’autopsia sul corpo del 56enne, cittadino albanese, morto praticamente sul colpo.