7 Luglio 2020

Stop alle degenze Covid, la Melagrana di Narnali torna ad ospitare cure intermedie e Rsa Alzheimer


La Melagrana a Narnali torna ad ospitare posti letto di cure intermedie in fase post acuta ed il modulo di assistenza residenziale RSA Alzheimer per 9 persone. La struttura, durante il periodo di emergenza sanitaria era stata allestita ed organizzata per il ricovero di pazienti Covid; adesso, dopo le procedure di sanificazione tornerà alla sua funzione originaria.

Il primo aprile presso la Melagrana era stato ricoverato il primo paziente nel modulo di cure intermedie (leggi l’articolo); nei giorni successivi la struttura ha messo a disposizione per i pazienti Covid 30 posti letto che si sono aggiunti a quelli presenti nell’edificio uno dell’ex Misericordia e Dolce.

“Andiamo verso il futuro con un ritorno al passato – dichiara Luigi Biancalani, presidente della Società della Salute area pratese. La prima nota positiva è l’esiguità di pazienti Covid e questo ci fa piacere e ci consente di rimettere a disposizione un numero importante di posti letto di cure intermedie riconvertendo la struttura alla sua funzione e finalità originaria.”

La Melagrana costituisce un ulteriore servizio presente sul territorio Pratese ed il modello di cure intermedie, cosiddetto “setting low care”, rivolto a pazienti post degenza ospedaliera per acuti, con una èquipe dedicata composta da medici clinici, infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari.

Quello di Narnali è un progetto innovativo, tra pubblico e privato che prevede l’integrazione con gli specialisti geriatri, internisti e neurologi dell’ospedale, un vero punto nodale di integrazione tra ospedale e territorio.

“E’ una struttura dentro il sistema- sottolinea Giancarlo Landini, direttore del Dipartimento Specialistiche mediche dell’Azienda Sanitaria. I pazienti sono indirizzati dall’ospedale e dal territorio, dai medici di medicina generale e dalle RSA, una gestione integrata quindi, con un medico presente nelle 24 ore. I nostri specialisti sono responsabili dei percorsi assistenziali”.

“Si tratta di un’ulteriore tassello della rete territoriale dei servizi della Zona Pratese, sottolinea Lorena Paganelli, direttore della Zona Distretto Pratese, che sicuramente ci aiuterà a costruire anche un nuovo modello di integrazione fra servizi dell’ospedale e servizi del territorio anche attraverso l’ACOT che la Regione Toscana ha fortemente voluto come nucleo di operatori che hanno il compito di facilitare le dimissioni dai reparti ospedalieri delle persone con problemi complessi per costruire veri progetti assistenziali domiciliari , con l’unico obiettivo, che deve sempre guidare il nostro agire, che i il percorso di cura della persona”.

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