Demolizione Misericordia e Dolce, “viaggio” nel cantiere quasi ultimato VIDEO


Il silenzio, sorprendente, sembra quello della campagna, ed è interrotto dal suono delle campane delle chiese del centro, i cui campanili, prima coperti dalla mole del vecchio ospedale, sono tornati a svettare nel panorama cittadino. Nell’area dell’ex Misericordia e dolce, ora che sono stati abbattuti 170.000 metri cubi di volumi, si può intuire il potenziale di quiete e ristoro che potrà portare il Parco centrale di Prato, destinato a ricoprire la maggior parte di quest’area: 30.000 metri quadrati, pari a 4 campi di calcio.
Il cantiere per la demolizione del vecchio ospedale è quasi concluso. A fine maggio, la Asl Toscana Centro ha concordato con l’azienda una sospensione dei lavori nel periodo estivo, fino al prossimo 30 settembre. Ad ottobre la Daf tornerà per demolire l’ultimo volume, un piccolo manufatto addossato al muro confinante con il Convitto Cicognini. Nel frattempo Asl e Comune lavoreranno alla delimitazione delle proprietà: l’area passerà al Comune per 12 milioni di euro, mentre 9.000 metri quadri più a ridosso del Palazzo degli Spedalinghi resteranno alla Asl, che potrà valorizzare alcuni immobili, anche ai fini residenziale o commerciale. In particolare dovrebbe essere demolito il padiglione ex Medicina, che presenta problemi di adeguamento anti-sismico, edificio per il quale la Asl ha chiesto lo svincolo alla Soprintendenza. E potrebbe essere demolita anche la palazzina ex ortopedia, al cui piano superiore si trova adesso la psichiatria.
Resterà in piedi invece la centrale elettrica addossata alle mura storiche, nei pressi di uno degli ingressi al futuro parco, coincidente con l’accesso al vecchio ospedale.


Per quanto riguarda i costi della demolizione del Misericordia e Dolce, ai 3,5 milioni di euro dell’aggiudicazione si sono aggiunti 314.000 euro per imprevisti, soprattutto legati ad una maggiore quantità di amianto da smaltire. La cifra finale è comunque molto più bassa rispetto al prezzo base del bando di gara che era stato fissato a 5,6 milioni di euro.
Si è trattato di una demolizione selettiva: soltanto il 3% del materiale è andato in discarica, mentre il restante 97% – infissi, acciaio, armature, rame, calcinacci, materiale plastico – è stato differenziato e avviato a recupero.
L’area del vecchio ospedale – ora che i lavori sono quasi conclusi – presenta diversi dislivelli al piano campagna; sono stati pareggiati soltanto i terreni da cui sono state estratte le fondamenta e sono stati lasciati in piedi alcuni muretti perimetrici, che hanno funzione di sostegno alle mura storiche e al muro di confine con il Cicognini. Sarà il Comune, nell’ambito del progetto per il Parco centrale, a dover dettagliare la sistemazione dell’area.

Dario Zona

Foto di Alessandro Fioretti

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