25 Agosto 2021

Il piano dell’Asl per abbattere le liste d’attesa delle visite specialistiche e delle prestazioni sanitarie


Ampliamento dell’offerta di prestazioni, produttività aggiuntiva del personale con possibilità di effettuare visite ed esami anche serali, agende a scorrimento, aumento delle prestazioni nel sistema pre-liste, messa a punto completa del sistema agende a scorrimento entro il mese di settembre. Sono queste le strategie messe in campo dall’asl con l’obiettivo di abbattere le liste di attesa delle visite specialistiche e delle prestazioni sanitarie. Il Covid ha impattato pesantemente soprattutto sulle visite ordinarie e il piano dell’asl punta a recuperare il terreno perduto.
Il primo punto riguarda l’attivazione in ambito aziendale di tutti i progetti di produttività aggiuntiva per il personale dipendente e convenzionato per le prestazioni di primo accesso e inserite nel piano nazionale e regionale.
Da settembre sarà inoltre incrementato il budget per aumentare l’offerta del 20% negli istituti acreditati in modo da garantire una costante tenuta dei tempi di attesa.
Novità anche per la gestione del sistema pre-liste, che garantisce la presa in carico del cittadino senza la necessità di recarsi più di una volta in un punto CUP territoriale. Qualora il cittadino non riesca ad ottenere l’appuntamento con la prescrizione primo accesso codice di priorità D (che prevede 15 giorni per una visita e 30 per prestazioni diagnostiche), il sistema attiva la possibilità di registrare tutti i dati necessari per effettuare la prenotazione. Il cittadino sarà ricontattato nei tempi previsti dal personale del CUP e verrà fornita la prestazione nell’ambito territoriale di riferimento.
L’asl sta procedendo con il sistema pre-liste per l’ampliamento delle prestazioni in modo uniforme con allargamento graduale a prestazioni particolarmente sensibili per i cittadini.
Grazie alla messa a punto del sistema di tutte le agende a scorrimento annuale con monitoraggi settimanali e verifiche puntuali si cercherà di ovviare al problema delle agende chiuse.
La Direzione ha dato disposizioni per l’invio ai direttori dei Dipartimenti clinici e dei presidi ospedalieri, con cadenza mensile, di tutte le agende con relativa scadenza per procedere alle necessarie correzioni organizzative.

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