8 Settembre 2021

Ostensione del Sacro Cingolo: il vescovo Nerbini dal pulpito rinnova l’invito ai pratesi a guardare al futuro


«Dobbiamo andare avanti, costruire un mondo nuovo come Dio ci chiede e che abbiamo la possibilità di fare, certi che Maria ci accompagni come ha sempre fatto». Monsignor Nerbini dal pulpito di Donatello, al termine dell’Ostensione, ha ripetuto l’invito rivolto ai pratesi questa mattina nel solenne pontificale della festa. «Parto da un ricordo, quello del 19 marzo 2020, quando la piazza era vuota e voi eravate chiusi in casa. – ha detto il Vescovo dal pulpito – Eravamo qui per chiedere aiuto. Da pochi giorni era iniziato un periodo non solo di clausura ma anche di dolore e morte. Con voce e cuore quel giorno abbiamo chiesto aiuto. Quel periodo ora ci sta alle spalle e adesso l’aiuto lo chiediamo per guardare avanti, per guardare al futuro per progettare e non aspettare che tutto passi ma che si possa andare avanti. E lo chiediamo con l’aiuto di Maria».

I pratesi sono tornati all’ostensione dell’8 settembre. Dopo lo stop dello scorso anno imposto dal Covid alla partecipazione in presenza, piazza Duomo si è nuovamente animata per vivere il momento più importante della festa della città: la venerazione della Sacra Cintola di Maria. Come vuole la tradizione la preziosa reliquia è stata mostrata per tre volte dal pergamo interno della cattedrale, detto del Ghirlandaio, e per tre volte dal pulpito esterno di Donatello. A officiare l’antico rito il vescovo Giovanni Nerbini, accanto a lui il sindaco Matteo Biffoni e i testimoni dell’ostensione: il prefetto Adriana Cogode, il questore Giuseppe Cannizzaro, l’onorevole Giorgio Silli e l’attore Giovanni Scifoni.

Da secoli l’8 settembre, Natività di Maria, i pratesi si stringono attorno alla reliquia mariana. Il Sacro Cingolo, come viene chiamata la cintura che la Vergine donò all’apostolo Tommaso nel momento dell’Assunzione, è di proprietà del Comune e della Chiesa di Prato e viene considerato da tutti, credenti e non, il simbolo della città. A causa della restrizioni anti Covid non c’è stato il bagno di folla che solitamente si forma sotto al pulpito di Donatello per assistere all’ostensione. Ma rispetto all’edizione 2020, quando piazza Duomo era chiusa al pubblico per motivi di sicurezza, i cittadini hanno potuto prenotare un posto per partecipare alla festa seduti in platea e sulle gradinate della tribuna: il Comune negli scorsi giorni ha detto che i posti erano stati prenotati tutti, ma purtroppo questa sera erano molte le sedie vuote. Il resto della città ha potuto partecipare alla serata grazie a Tv Prato che anche quest’anno ha raccontato l’8 settembre con una lunga diretta iniziata con il solenne pontificale del mattino.

 

 

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