29 Aprile 2022

L’archivio dei Guasti donato alla Biblioteca Roncioniana

Trasferiti dalla Villa di Galciana i documenti familiari del grande filologo pratese


Il patrimonio documentario della Biblioteca Roncioniana di Prato si è arricchito di un apporto significativo: gli archivi delle famiglie Guasti, Becherini e Sacchi, fino ad oggi custoditi nella casa familiare di Galciana e ora donati dagli eredi dell’avvocato Gabriele Badiani.
Si tratta di un complesso documentario nel quale è centrale la figura di Cesare Guasti, illustre scrittore e filologo pratese, del quale proprio questo anno ricorre il bicentenario della nascita.

«La documentazione relativa all’attività di studio del Guasti era arrivata in Roncioniana nel 1922 – spiega don Marco Pratesi, responsabile della Biblioteca – in concomitanza con il primo centenario della sua nascita. Quella relativa alla vita personale e familiare era invece rimasta custodita nella casa di famiglia fino ad oggi. Con gesto generoso e sapiente la famiglia Badiani ha voluto, all’esatta distanza di un secolo, ricongiungere sotto un unico tetto tutti i materiali relativi a questo grande pratese».

Il complesso documentario è stato illustrato da una conferenza tenuta in Roncioniana il 27 aprile da don Enrico Bini, vicepresidente dell’Associazione Ceare Guasti.

 

la Biblioteca Roncioniana

 

Oltre alla famiglia Guasti, il materiale donato comprende numerosi documenti relativi a due famiglie pratesi con le quali il Guasti era imparentato: i Sacchi, ai quali apparteneva la mamma Rosa; e i Becherini, la famiglia della moglie Annunziata, che erano poi i proprietari della casa-fattoria di Galciana. Un grosso nucleo è costituito dalla corrispondenza familiare di Cesare, con la famiglia di origine (i genitori, le due sorelle – divenute suore -, i fratelli Francesco, Giuseppe e Gaetano, lo zio Claudio, il nipote Antonio) e la nuova (la moglie e i figli). C’è poi un gruppo di documenti relativi a memorie e ricordi, appunti e scritti vari in prosa e poesia. Da notare il testamento olografo (1883) e il foglio sul quale l’erudito oramai morente vergò con mano tremante l’ultima frase: «Cesare Guasti ringrazia il Signore». Si aggiunge anche documentazione relativa alla storia precedente della famiglia Guasti, particolarmente al padre Ranieri e al nonno Domenico.

«Per la Biblioteca Roncioniana, che proprio quest’anno celebra i trecento anni di attività, aprì i battenti nel 1722, si tratta di una acquisizione particolarmente significativa – sottolinea don Pratesi – che ripropone questa istituzione all’attenzione della città e non solo, come punto di riferimento per gli studi relativi alla illustre figura di Cesare Guasti nonché della città e del comprensorio. Per gli studiosi e i cultori di storia locale dunque si aprono da oggi nuove possibilità e piste di studio. Ancora un grato ricordo per chi fino ad oggi ha conservato queste preziose memorie e le ha donate, nella Roncioniana, alla città tutta», conclude il Bibliotecario.

 

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