25 Luglio 2023

Poggio a Caiano, Palandri respinge le accuse: “Da Puggelli parole forti. In questa giunta né censura né ostruzionismo”

"Lui che parla tanto di collaborazione mi pare che invece preferisca apparire sui giornali e fare polemica"


Il sindaco di Poggio a Caiano Riccardo Palandri respinge al mittente le accuse relativamente al presunto atteggiamento “antidemocratico” del neo-primo cittadino: accuse mosse dal capogruppo dell’opposizione Francesco Puggelli e che si sono tradotte in una missiva inviata al Prefetto per segnalare alcune criticità. “Il consigliere Puggelli usa termini molto forti che non accetto – esordisce il sindaco – Mi definisce monarca e poi parla di ostruzionismo che non esiste in questa giunta. Utilizza anche la parola censura, una parola che non fa parte del mio vocabolario. Al consigliere d’opposizione, che non perde occasione per attaccarmi, vorrei ricordare che non è vero che i consiglieri di minoranza non hanno spazi: li hanno eccome. Una stanza all’interno del palazzo comunale. Tra l’altro, nonostante i vari solleciti scritti, Puggelli, non ha ancora riconsegnato il pc portatile che aveva in dotazione quando era lui primo cittadino. E le chiavi del palazzo comunale? Secondo me le vuole tenere come ricordo, dato che anche queste non le ha restituite. Puggelli – aggiunge il sindaco – non è stato riconfermato alla guida di Poggio a Caiano, è sicuramente amareggiato ma mi aspettavo da lui un’opposizione costruttiva, non quella che sta facendo. Contesta gli orari di convocazione delle sedute consiliari ma se aveva dei problemi poteva contattarmi o contattare la segreteria del Comune e farlo presente e avremmo potuto spostare l’orario. Lui che parla tanto di collaborazione mi pare che invece preferisca apparire sui giornali e fare polemica. Il consigliere Puggelli lancia accuse ma noi stiamo rispettando quanto prevede il regolamento del consiglio comunale, non ci stiamo inventando le cose”.

Sulla vicenda interviene anche la vicesindaco Diletta Bresci che per cinque anni è stata all’opposizione. “Durante quel periodo – sottolinea Bresci – non ci è mai stato chiesto se avessimo preferenze circa l’orario della convocazione delle sedute consiliari che si sono tenute proprio alle sei del pomeriggio. Ricordo anche che una mia interrogazione non hai mai trovato risposta ma non per questo mi sono rivolta alla Prefettura. Oppure posso anche ricordare quando venne convocato un consiglio comunale solo per una surroga quando invece erano molti gli atti politici da discutere. Se poi vogliamo parlare della riunione della conferenza dei capigruppo ci sono stati periodi in cui non sempre veniva convocata – prosegue Diletta Bresci – Durante un consiglio comunale chiesi spiegazioni e da allora c’è sempre stata. In cinque anni, invece, mai è stata convocata la riunione dei lavori di programmazione. Pare che l’attenzione di Puggelli verso il regolamento del consiglio comunale sia comparsa solo ora”.

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