18 Agosto 2023

Ispettori ambientali, a Prato in sei mesi elevate oltre 300 multe

I controlli sui rifiuti esposti aumentano


Educare i cittadini a differenziare i rifiuti, informarli su come effettuare i corretti conferimenti, eseguire controlli, sanzionare i comportamenti contrari ai regolamenti. Sono i compiti degli Ispettori ambientali di Alia Servizi Ambientali, una squadra composta da 35 persone. Sono attualmente 24 i Comuni, inseriti nel perimetro dell’Ato Centro, in cui sono operativi gli Ispettori ambientali. Tra i loro compiti, verificare il rispetto degli orari di esposizione dei rifiuti raccolti ‘porta a porta’, ma anche ispezionare sacchi e materiali abbandonati così da rintracciare i responsabili e procedere a multarli, oltre a segnalare alla polizia giudiziaria abbandoni di rifiuti speciali compiuti dalle attività produttive, veri e propri reati che hanno risvolti penali. Gli ispettori svolgono inoltre controlli e verifiche a seguito di segnalazioni pervenute dalle amministrazioni comunali.

In particolare, nel periodo che va da gennaio a giugno 2023, gli Ispettori ambientali hanno effettuato 31.242 controlli (una media di oltre 173 controlli al giorno) e ispezionato 33.099 rifiuti. Un’attività che ha portato a elevare 1.432 sanzioni (una media di circa 8 al giorno) per un controvalore di 188.539 euro, oltre a 116 segnalazioni alla polizia giudiziaria su reati penali commessi in materia ambientale. Da sottolineare che questi dati riguardano 22 Comuni e non prendono in considerazione, invece, l’attività svolta a Montecatini Terme e a Poggio a Caiano, dove il servizio è partito solo da poche settimane. Nella provincia di Firenze, area dove più numerosi sono i Comuni che hanno attivato il servizio degli Ispettori ambientali, i controlli sono stati 20.070, con l’ispezione di 19.213 rifiuti e 819 sanzioni. Nella provincia di Prato i controlli sono stati invece 7.430 con l’ispezione di 9.728 rifiuti e 348 sanzioni elevate. Infine, nella provincia di Pistoia gli ispettori hanno svolto 3.742 controlli su 4.158 rifiuti, con 265 sanzioni comminate. Fra le irregolarità riscontrate più di frequente: l’errato conferimento dei rifiuti, l’abbandono fuori dai contenitori, l’esposizione di altre tipologie di rifiuti alle postazioni interrate di carta e cartone, la mancata differenziazione dei rifiuti, l’utilizzo improprio dei cestini e l’abbandono di materiali ingombranti per i quali non è stato richiesto il ritiro gratuito domiciliare o non sono state rispettate le modalità indicate in merito al giorno di ritiro.

“Gli ispettori ambientali agiscono su progetti specifici, definiti ‘su misura’ con le amministrazioni comunali, in modo che il loro impegno risponda alle reali esigenze del territorio in cui operano: dall’abbandono dei rifiuti alla correzione delle cattive abitudini e dei comportamenti sbagliati che creano degrado”, spiegano da Alia. “L’ispettore ambientale è diventato, nei Comuni in cui opera, un vero e proprio punto di riferimento, sia per i cittadini che lo incontrano in strada e che all’ispettore chiedono informazioni o inviano segnalazioni, sia per le amministrazioni comunali che se ne dotano per intensificare la lotta al degrado e per ripristinare quel decoro che i cittadini meritano di avere. Non a caso, sempre più persone incoraggiano gli ispettori ad agire contro quella piccola parte di incivili che deturpano gli spazi comuni”. “Gli ottimi risultati ottenuti in questi anni di attività ci dicono che il lavoro svolto dagli ispettori ambientali si è rivelato fondamentale per la crescita della raccolta differenziata e per una sempre migliore gestione dei conferimenti, non solo attraverso lo strumento dei controlli e delle sanzioni ma anche grazie alla capillare opera di informazione svolta sul territorio”, commenta Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia. “Quello che auspichiamo è che il progetto, viste le grandi potenzialità mostrate, possa ulteriormente crescere e rafforzarsi e in quest’ottica possiamo immaginare un maggiore coinvolgimento delle Province che, utilizzando anche lo strumento delle polizie provinciali, potrebbero svolgere un prezioso ruolo di impulso e coordinamento dell’opera degli ispettori ambientali, soprattutto a supporto dei Comuni più piccoli. Più realtà riusciremo a coinvolgere, maggiore sarà l’efficacia delle azioni che metteremo in campo”.

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