30 Agosto 2023

Pecci, i sindacati tuonano contro i licenziamenti: “Motivazioni e risparmi risibili: rivedere la gestione del Centro”

Biffoni a sorpresa: "Situazione preoccupante, ma la riduzione del personale non è un tabù"


Saranno impugnati per comportamento antisindacale i licenziamenti dei due dipendenti del Centro Pecci notificati tra ieri e oggi. Cgil e Uil sono pronti a dare battaglia: chiedono il reintegro dei lavoratori e un tavolo alla presenza di Comune e Regione, soci e principali contributori della Fondazione che gestisce il museo di viale della Repubblica.
I licenziamenti, arrivati dopo il deficit di bilancio di 333.000 euro dello scorso anno, sono motivati con la necessità di ridurre i costi fissi di gestione e garantire la sostenibilità a lungo termine del Centro. Una motivazione risibile secondo i sindacati, che calcolano in 50.000 euro il “risparmio” annuo complessivo sul costo del personale derivante dai due licenziamenti. Cgil e Uil contestano apertamente altre scelte gestionali del cda – scaduto e in regime di proroga – e del presidente Bini Smaghi e sottolineano come l’assunzione come dipendente del direttore Collicelli Cagol (con contratto del commercio, diversamente da quello Federculture applicato agli altri dipendenti), il cui stipendio lordo annuo è di 122.000 euro, abbia di fatto azzerato il risparmio di circa 100.000 euro sulle spese dei dipendenti conseguito coi pensionamenti di alcuni lavoratori nell’ultimo biennio, pensionamenti non colmati da nuove assunzioni. Alessio Bettini della Funzione Pubblica Cgil e Patrizia Pini della Uil Fpl chiedono chiarezza anche sull’esito della vertenza intentata dall’ex direttrice Ilaria Perrella, licenziata dal cda nell’ottobre 2021, una vicenda che potrebbe aver avuto conseguenze economiche sul Centro Pecci, alimentato per il 70% da contributi pubblici.
I sindacati invocano il reintegro dei due lavoratori e si dicono pronti a fare presidi e manifestazioni di protesta anche durante gli eventi del Settembre pratese e della Festa della città dell’8 settembre.

Intanto si registra una nuova presa di posizione dall’amministrazione comunale. Ieri il Pecci aveva messo nero su bianco di aver agito “tenendo aggiornati nelle scorse settimane gli interlocutori istituzionali e le sigle sindacali”; il Comune aveva al contrario asserito che “la decisione più grave che un CDA possa prendere, la più gravida di conseguenze, ovvero il taglio del personale, non è stato condiviso con i Soci”.

Oggi il sindaco Biffoni, nel tornare a chiedere l’apertura di un tavolo di confronto Pecci-sindacati, ha dichiarato che i licenziamenti “erano stati preannunciati ma dopo che l’amministrazione comunale che è socio di maggioranza aveva espresso la sua contrarietà rispetto a questa scelta”. Il sindaco ha aggiunto che la situazione è veramente dolorosa e preoccupante per i lavoratori, ma anche che la riduzione del personale non rappresenta un tabù.

Di seguito la dichiarazione integrale di Matteo Biffoni.

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