27 Ottobre 2023

Iron & Logistics, reintegrati 12 lavoratori. Si Cobas: “Vittoria del diritto di sciopero”. L’azienda: “Impugneremo la sentenza”

Altre cause di lavoro sono tuttora pendenti: in tutto i licenziamenti erano stati 22


Il giudice del lavoro di Prato ha dichiarato illegittimi i licenziamenti e disposto il reintegro di 12 lavoratori della Iron & Logistics, azienda che cura stireria, ricondizionamento e logistica dei capi di abbigliamento per varie griffe della moda. Il Tribunale – fa sapere il Si Cobas che ha assistito i lavoratori – ha anche sentenziato che l’azienda versi ai dodici dipendenti una somma pari a 12 mensilità.
I licenziamenti, scattati a ottobre 2022, fa erano stati in tutto 22. Oltre ai 12 reintegri odierni, si registra una posizione stralciata dal giudice; per ulteriori 7 lavoratori licenziati il procedimento dinanzi al Tribunale di Prato è tuttora in corso, mentre due operai hanno rinunciato alla causa.

I 22 operai iscritti al Si Cobas (su una forza lavoro complessiva di un centinaio di addetti) erano stati licenziati oltre un anno fa per giusta causa dall’azienda che aveva addotto motivazioni disciplinari per una serie di presunte inadempienze. Ragioni che evidentemente non sono state riconosciute dal giudice per i primi 12 operai.

“Questa vittoria è prima di tutto una vittoria del diritto di sciopero contro chi vuole impedirlo e criminalizzarlo – commenta Luca Toscano del Si Cobas -. Una bella lezione per chi pensava di poter rispondere con i licenziamenti a chi esercita il sacrosanto diritti di sciopero e di libera adesione al sindacato Ventidue lavoratori, infatti, avevano ricevuto un licenziamento disciplinare con l’accusa di aver posto in atto uno “sciopero illegale” (dicevano loro) per aver picchettato i cancelli e bloccato pacificamente i camion merci in uscita dalla fabbrica. Con questa iniziativa l’azienda licenziava tutti gli iscritti al Si Cobas”.

Gli avvocati della Iron & Logistics, De Franco e Lisa Monni, preannunciano l’impugnazione delle sentenze di reintegro dinanzi alla Corte di Appello di Firenze. Secondo i legali, il giudice del Tribunale di Prato non ha tenuto conto delle contestazioni disciplinari precedenti al licenziamento, nè le condotte poste in atto successivamente dai lavoratori, contrarie a loro avviso ai principi di “buona fede, correttezza e lealtà” nei confronti dell’azienda. Secondo gli avvocati De Franco e Monni, inoltre, se i titolari della Iron & Logistics dessero corso alla sentenza del giudice e reintegrassero i lavoratori, incapperebbero nel reato di favoreggiamento della permanenza di persone irregolari in Italia, in quanto a molti dei dipendenti licenziati è scaduto il permesso di soggiorno, ottenuto in passato per motivi umanitari.

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