15 Dicembre 2023

Allagamento dell’ospedale, esposto in Procura per accertare eventuali responsabilità

L'iniziativa è di Social Forum di Prato, Medicina Democratica ETS e il collettivo ‘la Salute Non si Vende!’


Un esposto in Procura per fare luce sull’allagamento all’ospedale di Prato, e i conseguenti danni milionari, durante l’alluvione del 2 novembre scorso. Lo hanno presentato il Social Forum di Prato, Medicina Democratica ETS e il collettivo ‘la Salute Non si Vende!’. L’ospedale di Prato e in particolare i locali tecnici, i seminterrati, ma anche il pronto soccorso e diversi ambienti al pian terreno furono allagati, invasi anche da scarichi fognari, e per alcuni giorni l’attività sanitaria è stata inevitabilmente ridotta con i pazienti dirottati nei pronto soccorso di altri ospedali toscani, degenti trasportati a spalla sulle scale a causa degli ascensori fuori servizio (guarda le immagini).

A distanza di un mese e mezzo dagli eventi, le tre associazioni hanno deciso di rivolgersi alla magistratura: “Quello che doveva essere il posto più sicuro, dove riparare le persone in emergenza, è stato in realtà fra i primi ad allagarsi – scrivono Social Forum di Prato, Medicina Democratica ETS e il collettivo ‘la Salute Non si Vende! – e non per la rottura di torrenti o fiumi, ma forse per problemi strutturali e la sciagurata scelta di costruire lo stabile proprio nella zona alluvionale di Galciana, classificata a rischio idrogeologico elevato di livello arancione, secondo la mappa dell’Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale per il Piano di Gestione del Rischio Alluvioni 2021-2027”.

“Oltre agli spogliatoi, nei sotterranei allagati era presente anche il magazzino dei farmaci, comportando così non solo danni – stimati già in 8milioni di euro – per la rovina di ambienti e la perdita di presidi medici, ma anche l’esposizione al rischio infortuni di pazienti e personale sanitario, operante in un ambiente insicuro”, sottolineano i promotori dell’esposto, che denunciano come l’accaduto abbia di fatto rappresentato una “minaccia alla salute e alla sicurezza pubblica, interrompendo di fatto la piena operatività di un servizio vitale, tanto più in una situazione d’emergenza”.

“Mentre il direttore di ASL Toscana Centro, Mari, parla di “ottimismo sul fronte assicurativo”, come cittadinanza attiva ed associazioni di settore non siamo affatto rassicurate dalla disfunzione verificatasi, al pari della generale inadeguatezza dell’ospedale, tanto da richiedere un’estensione con la nuova palazzina, appena dieci anni dopo la sua inaugurazione”.

“Vogliamo che si accertino tutte le responsabilità dell’allagamento e della minaccia alla salute e alla sicurezza pubblica anche per evitare ulteriore cementificazione con strutture scadenti in zone non idonee, o peggio il ripetersi di una simile situazione, che non si può archiviare come straordinaria, dato che già dal 2019 il Consiglio Comunale aveva dichiarato Prato ‘in emergenza climatica’” concludono Social Forum di Prato, Medicina Democratica ETS e collettivo ‘la Salute Non si Vende!’.

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