23 Dicembre 2023

Comuni della Vallata, adottato il piano strutturale intercomunale

Nel futuro della Val di Bisenzio c’è anche l’ipotesi di un istituto superiore legato alle specificità del territorio


Partire dalla valorizzazione delle risorse esistenti e dal rafforzamento dei servizi alle comunità (mobilità, connessioni, scuola) per progettare il nuovo sviluppo della Val di Bisenzio. Questa la strategia del Piano strutturale della Val di Bisenzio, strumento di pianificazione territoriale ‘adottatto’ recentemente dai consigli comunali di Vaiano, Vernio e Cantagallo, in provincia di Prato. Adesso siamo nella fase delle osservazioni che precede l’approvazione definitiva nei primi mesi del 2024.
Il piano, spiega una nota, individua le azioni strategiche per il futuro: azioni per il cambiamento climatico, miglioramento della qualità dell’abitare, rigenerazione urbana, recupero delle aree dismesse a fini produttivi, azioni di sviluppo per le aree interne, valorizzazione del paesaggio, lotta al consumo di suolo e resilienza territoriale – anche in considerazione dei sempre più frequenti fenomeni calamitosi, come purtroppo quelli recenti – che non sia però solo ambientale, ma anche sociale ed economica.
“Sono questi i principali cardini di una strategia di sviluppo da tradurre in politiche per l’ambiente, per gli insediamenti e le attività produttive, per la mobilità ed il supporto alla digitalizzazione
e per un turismo integrato e sostenibile con i valori del territorio”, mettono in evidenza i sindaci Primo Bosi (Vaiano), Giovanni Morganti (Vernio) e Guglielmo Bongiorno (Cantagallo).

La Vallata ha infatti un ingente ‘capitale naturale’ che costituisce una risorsa per il benessere di chi vive la Valle e il richiamo per un turismo ‘slow’ a contatto con la natura e la cultura. Per i sindaci “le prospettive di sviluppo economico oltre ad essere legate agli obiettivi di sostenibilità, si dirigono anche e soprattutto all’anima produttiva, alla “manifattura” che si è saputa adattare ai cambiamenti e che può contribuire al miglioramento delle condizioni di vita della Valle, con occasioni di lavoro vicine ai luoghi di vita, così da superare la falsa percezione di luoghi-dormitorio”.

Pur con le significative specificità che li caratterizzano, i tre Comuni attraverso il Piano di sviluppo intercomunale, con il coinvolgimento degli abitanti e degli attori locali, hanno potuto confrontarsi su temi, risorse, criticità e potenzialità di un territorio che, se investito da programmi condivisi, può affrontare meglio le sfide del futuro. “Cruciale a questo proposito è il rafforzamento del sistema dei servizi ed in particolare quelli legati alla mobilità, al sociale, sanitario e scolastico – mettono in evidenza Bosi, Morganti e Bongiorno – vanno potenziate le reti digitali per la formazione, per le nuove forme di lavoro e per la stessa mobilità, insieme alla messa a punto di strategie per il trasporto pubblico che abbiano nella multi-modalità un efficace punto di forza”. E nel futuro della Val di Bisenzio c’è anche l’ipotesi di un istituto superiore legato alle specificità del territorio. L’obiettivo finale del progetto, scaturito dalla lunga fase di elaborazione politica e di confronto con le comunità locali e gli attori interessati, è proporre “una visione del territorio che porti tutta la Valbisenzio ad assumere un ruolo centrale e baricentrico nelle future politiche di sviluppo: un territorio in cui i cittadini e le aziende possano fruire dei servizi e svolgere le proprie attività, un territorio attrattivo per nuovi insediamenti produttivi e per il turismo lento, un territorio sostenibile in cui vivere ed operare, integrato e connesso nel sistema delle comunicazioni che lega le regioni più dinamiche e sviluppate del centro Italia”.

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