Alluvione, Alia ha rimosso 80.000 tonnellate di rifiuti e speso 24 milioni di euro: “Abbiamo agito generosamente, ora il rimborso dal Governo”

La Multiutility traccia il bilancio post 2 novembre: restano da evadere 160 domande di rimozione rifiuti speciali di aziende a Campi Bisenzio, Montemurlo e Vaiano


“Adesso possiamo dirlo: la fase acuta dell’emergenza è definitivamente alle nostre spalle, non solo per quanto riguarda le famiglie, ma anche per il mondo delle imprese. Anche le poche situazioni critiche che restano da risolvere, penso ad alcune aree di Montale e Campi Bisenzio, troveranno soluzione entro la fine del mese di gennaio”. Lo afferma Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility, nel tracciare un bilancio – a questo punto quasi definitivo – dell’impegno con cui l’azienda ha fronteggiato l’emergenza alluvione che all’inizio di novembre ha messo in ginocchio numerosi territori della Toscana centrale. Un impegno che si è concretizzato sotto il coordinamento dell’Ufficio del commissario delegato per l’emergenza, di cui, oltre ad Alia, fanno parte le direzioni regionali e l’agenzia per le attività di informazione degli organi di governo della Regione, i rappresentanti di Arpat, dei Carabinieri Forestali, di Cispel Toscana e di Anbi, in rappresentanza dei Consorzi di bonifica.

I NUMERI DELL’IMPEGNO
In poco più di un mese di lavoro, con picchi quotidiani di oltre 230 squadre e 160 mezzi impegnati sul campo, Alia è riuscita a eliminare da strade, garage, cantine e piazzali industriali circa 80.000 tonnellate di materiale alluvionale costituito da rifiuti, fanghi e terre. In particolare, dalle oltre mille strade coinvolte dall’emergenza sono state portate via più di 35.000 tonnellate di rifiuti provenienti dalle utenze domestiche. Sono stati oltre 102.000 gli abitanti coinvolti fra Campi Bisenzio, i Comuni della provincia pratese e della piana pistoiese e alcune realtà dell’empolese. Cercando di limitare al minimo i disagi per i cittadini, l’impegno di Alia ha consentito di fare ripartire, nel giro di pochi giorni, i servizi ordinari di raccolta e gestione rifiuti, mentre il servizio ritiro ingombranti (gratuito e su appuntamento) è tornato attivo ovunque a distanza di tre settimane dalla notte dell’alluvione. Almeno due i passaggi effettuati dai mezzi Alia sulle strade per eliminare i cumuli di rifiuti ammassati di fronte alle abitazioni nelle zone colpite, seguiti da una serie di interventi dedicati allo spazzamento e al lavaggio profondo delle strade. Oggi tutte le piazzole pubbliche di accumulo utilizzate durante l’emergenza sono state svuotate e sono tornate nella disponibilità dei vari Comuni, ad eccezione della piazzola ancora attiva a Quarrata per permettere la gestione dei rifiuti urbani mescolati a fango, individuati da una specifica ordinanza regionale con il codice ‘200399’. Si tratta dell’ultimo flusso di materiali da inviare in discarica prima di considerare definitivamente chiuso il capitolo dell’emergenza che ha coinvolto i rifiuti urbani ammassati sulle aree pubbliche.
 
IL FRONTE DELLE IMPRESE
Nel frattempo, l’impegno di Alia si sta concentrando sulla gestione di oltre 270 richieste di rimozione rifiuti provenienti dalle aziende dei distretti industriali e artigianali coinvolti dall’alluvione: 110 pratiche sono già state chiuse, per un totale di circa 3.500 tonnellate di rifiuti rimossi.  Nella gestione dei rifiuti alluvionali delle imprese, qualificati come speciali e da trattare con procedure che ne garantiscano la tracciabilità, il risultato è che i territori di Prato, Quarrata, Agliana, Carmignano, Poggio a Caiano, Cantagallo, Vernio e Fucecchio possono oggi considerarsi fuori dall’emergenza. Continua, invece, il lavoro sui territori di Campi Bisenzio (in particolare la zona industriale di Capalle), Montemurlo e Vaiano, dalle cui imprese è arrivato finora il maggior numero di richieste. Gli operatori Alia hanno programmato la gran parte degli interventi entro le prime due settimane di gennaio 2024. A Montale la situazione più delicata, da questo punto di vista, riguarda un ristretto numero di aziende, tutte racchiuse in circa 10 ettari di terreno nei pressi del torrente Agna, che ha invaso la zona industriale cambiando il proprio corso naturale dopo la rottura degli argini. Tale evento ha rovesciato in uno spazio ristretto circa 30/40.000 metri cubi di detriti del fiume cui si sono sommati i materiali presenti nelle aziende trascinati via dalla forza dell’alluvione. L’intervento di Alia si è reso possibile solo in un secondo tempo, visto che in prima battuta la zona era inaccessibile; ad oggi, a circa un mese dalla partenza di questa attività, Alia ha rimosso circa 500 tonnellate di rifiuti speciali e terminerà questa parte del lavoro entro fine mese. Sono state, inoltre, raccolte 6.500 tonnellate di rifiuti urbani mescolati con fango e indistinguibili che rappresentano circa il 50% dei materiali da asportare tenendo conto che alcune aziende stanno ancora ripulendo i magazzini. Su questo fronte Alia immagina di concludere l’attività entro la metà del mese corrente, salvo imprevisti.

LO SFORZO ECONOMICO
Eccezionale sforzo di mezzi e uomini, ma anche notevole sforzo economico. Ammonta a circa 24 milioni di euro la cifra messa a budget da Alia Multiutility per sostenere gli interventi svolti nelle ultime settimane e garantire che questi vengano eseguiti in modo immediato e tempestivo. Chiaro che, a fronte dello stanziamento effettuato in via emergenziale, Alia non potrà sostenere da sola questo incredibile onere finanziario. A questo proposito, il presidente Perra sottolinea la necessità che il governo intervenga a supporto dell’azienda: “Abbiamo agito prontamente e generosamente per aiutare la Toscana in un momento di estrema necessità. Adesso chiediamo al governo di riconoscere il nostro impegno e di rimborsare i fondi investiti, in modo che sia per noi possibile continuare a svolgere il nostro ruolo di servizio pubblico in modo efficace e soprattutto sostenibile”.

STOP AGLI ABBANDONI
Ultima notazione riguarda l’odiosa pratica dell’abbandono di rifiuti non alluvionati, che oltre a vanificare in parte il lavoro di pulizia effettuato nel periodo dell’emergenza, costituisce un notevole costo per l’intera collettività. Come si evince monitorando il territorio e analizzando la flessione registrata nelle richieste di prenotazione ingombranti nelle aree alluvionate (-20% rispetto al periodo precedente all’alluvione), è evidente come, approfittando dei servizi per l’emergenza, alcuni cittadini espongano rifiuti ingombranti fuori da qualsiasi regolare procedura, invece di richiedere il ritiro a domicilio o di utilizzare i servizi proposti da Alia. Si ricorda che il servizio di ritiro ingombranti gratuito a domicilio è attivo e prenotabile attraverso il form presente sul sito web all’indirizzo www.aliaserviziambientali.it/scrivici, oppure contattando il call center ai numeri 800.888333 da rete fissa, 199.105105 da rete mobile e 0571.1969333 da rete fissa e mobile. In alternativa è possibile portare gli ingombranti con mezzi propri direttamente agli Ecocentri di Alia presenti sul territorio (indirizzi consultabili sul sito aziendale).
Al contempo, Alia sta predisponendo squadre operative aggiuntive così da provvedere in breve tempo al recupero dei rifiuti esposti non regolarmente, ed ha attivato controlli ed ispezioni su tutto il territorio coinvolto a cura degli Ispettori ambientali.

“In tutte queste settimane – spiega Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility – Alia ha saputo dimostrare un forte senso di responsabilità e un impegno senza precedenti nel supporto alle comunità locali.  L’alluvione ha causato danni significativi alle abitazioni e alle attività commerciali e artigianali della regione. In risposta a questo dramma, Alia ha mobilitato tutte le proprie risorse e competenze per garantire, con uno sforzo eccezionale, il ripristino dei servizi essenziali e il sostegno alla popolazione colpita”.
“La gestione dei rifiuti alluvionali – aggiunge Monia Monni, assessora alla Protezione civile e alla Difesa del suolo e subcommissaria all’emergenza – ha rappresentato uno dei nodi maggiormente complessi da risolvere nel post-alluvione e il lavoro messo in campo in queste settimane ha consentito un progressivo, ma deciso ritorno alla normalità. La Toscana, in linea con le disposizioni del Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, ha scelto di farsi carico di questi rifiuti attraverso il lavoro instancabile del gestore del servizio. Desidero per questo rivolgere il mio sentito ringraziamento a tutta Alia, dal presidente Lorenzo Perra, all’ad Alberto Irace, alla direzione tecnica a partire dall’ingegner Alessandro Canovai e a tutti gli operatori che hanno lavorato senza sosta per far tornare la situazione della gestione dei rifiuti alla normalità”.

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