23 Gennaio 2024

E’ “inverno demografico” anche a Prato: meno 657 bambini nati dal 2016

Presentato il Primo Rapporto sull'infanzia e l'adolescenza nel comune di Prato, che sta partecipando al programma Unicef "Città amiche dei bambini e degli adolescenti"


Nonostante la forte componente straniera, che spesso “ha salvato” la demografia, anche a Prato nascono sempre meno bambini. A dirlo il Primo Rapporto sull’infanzia e l’adolescenza nel comune di Prato 2023 presentato in salone consiliare e redatto dall’ufficio Direzione generale del comune di Prato, che sta aderendo al programma per ottenere il riconoscimento di “Città amica dei bambini e degli adolescenti” promosso dal Comitato Italiano per l’Unicef. In particolare, questo primo Rapporto ha come obiettivo quello di scattare una fotografia sui numeri dell’infanzia e sui servizi che l’amministrazione mette a disposizione, con particolare attenzione ai temi della partecipazione e del coinvolgimento dei bambini e dei ragazzi nella vita della città.

Ebbene, il primo dato messo in luce è proprio quello di una curva demografica in netta discesa: dal 2016 al 2022 sono nati 657 bambini in meno. Questo risultato, si legge nel Rapporto, “è influenzato da fattori di natura diversa: meno donne in età fertile, difficoltà economiche e abitative, e dal 2020 hanno certamente influito le restrizioni e le incertezze innescate dal Covid”. Il dossier provvede poi ad analizzare la composizione della popolazione: la fascia 0-2 anni è la meno rappresentata, mentre il gruppo più numeroso è quello dai 6 ai 10 anni (frequentanti la scuola primaria) con una percentuale del 28%, seguono gli adolescenti della fascia 14-17 anni. Nel comune di Prato abitano 195.331 cittadini, di questi il 16% ha meno di 18 anni, di cui una leggera maggioranza è di sesso maschile (16.294 maschi contro 14.945 femmine). Un bambino su tre è straniero e per il 68% viene dalla Cina; seguono gli albanesi, i rumeni e i pakistani. In ambito di servizi educativi offerti dal Comune, il 44% dei bambini in età compresa tra i 3 mesi e i 36 mesi frequenta asili nido e centri gioco contro il 56% che non frequenta, mentre oltre il 95% dei bambini tra i 3 e i 6 anni frequenta la scuola dell’infanzia.

“Come comune di Prato abbiamo fatto partecipare i bambini anche alla scrittura del Piano operativo – dice il sindaco di Prato Matteo Biffoni -, ma anche visite nei luoghi istituzionali, il consiglio comunale dei ragazzi con le sue proposte che impegnano le istituzioni comunali: sono veramente tante le attività che mettiamo in campo per coinvolgere bambini e adolescenti perché l’obiettivo è di arrivare ad un bollino a cui tengo particolarmente, che è quello di Città amica dei bambini e degli adolescenti. E’ un riconoscimento molto difficile da ottenere: sono andato qualche anno fa al congresso mondiale di Unicef a Colonica a parlare del nostro sistema di asili che è tra i migliori che ci sia, lì abbiamo preso spunto, ci abbiamo lavorato, adesso siamo in fase di osservazione e speriamo di ottenere rapidamente questo riconoscimento perché la nostra città è davvero a misura di bambino”.

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