4 Febbraio 2014

In mostra i tesori della Biblioteca Roncioniana, allo Spazio Valentini disegni e tele dell’800


Una collezione di disegni e carteggi autografi messa per la prima volta a disposizione del pubblico è quella inaugurata venerdì 31 gennaio allo Spazio Valentini in via Ricasoli 6, nel centro storico cittadino. Il titolo della mostra “Dai tesori della Roncioniana Autografi e disegni dell’800” contiene preziose opere artistiche risalenti ad un periodo che va dalla seconda metà dell’800 ai primi del ‘900 e rimarrà aperta fino al 28 febbraio. I curatori della mostra, nata da un’idea di Angelo Petrai, sono Felicita Audisio e Giovanni Pestelli della Biblioteca Roncioniana, mentre tra gli organizzatori compaiono ArtinPo e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato. Tra le opere esposte la bellissima “Natività”, disegno di Alessandro Franchi, allievo a Siena di Luigi Mussini e protetto dal noto filologo e storico pratese Cesare Guasti, che contribuì ad elevare il livello della pittura sacra in ambito pratese. Ricordiamo anche i dettagliati e fini ritratti in carboncino del miniaturista e pittore pratese Giuseppe Ciardi, a cui si devono numerosi ritratti della borghesia cittadina ottocentesca, in linea con il gusto artistico della Restaurazione. Ciardi fu inoltre insegnante di figura e ornato al Collegio Cicognini e al Conservatorio di San Niccolò, nonché maestro di disegno di Guasti, con cui condivideva l’ideale estetico purista. Antonio Marini, altro pittore e restauratore purista, si trova esposto allo Spazio Valentini; di lui resta nota la dichiarazione artistica per cui “la più bella e inesauribile fonte del bello è la Religione fondata nella fede, nella speranza e nell’amore”.  Un’opera che merita particolare attenzione è il cartone preparatorio raffigurante la “Beata Bonizzella”, unica testimonianza di una tavola su fondo oro di Luigi Mussini, maestro senese, oggi andata perduta. A corredo della mostra autografi di lettere tra Franchi e Mussini con a specchio quelle di Guasti, a testimonianza dell’intenso rapporto culturale e di amicizia tra i pittori e lo studioso pratese, accomunati dai medesimi ideali artistici. La Roncioniana, la più antica biblioteca di Prato, è il luogo da cui provengono le opere esposte allo Spazio Valentini. La storica biblioteca risale al 1722, data in cui per la prima volta venne aperta al pubblico per ultimo volere di Marco di Emilio Roncioni, che in quell’anno moriva senza eredi. Dal 1766 la Roncioniana ha sede nel Palazzo Roncioni. Attualmente la biblioteca, gestita dal canonico Marco Pratesi e frequentata da studenti e ricercatori, presenta raccolte di manoscritti dal XIII al XIX secolo e periodici ottocenteschi. La mostra allo Spazio Valentini, a ingresso libero, è visitabile nei seguenti orari: merc-gio-ven 16,30-19, sab-dom 10,30-13/16,30-19.

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giannetto malespini
giannetto malespini
10 anni fa

una mostra interessante, peccato che sia confinata in una stanzina…… ,