Rifiuti, a Prato bollette aumentate del 15% in tre anni

I costi di produzione si sono stabilizzati, i rifiuti prodotti sono addirittura diminuiti eppure negli ultimi tre anni il costo della tariffa a carico dei cittadini è aumentato notevolmente, basti pensare che a Prato la bolletta della Tarsu (ex Tia) è cresciuta del 15%. La denuncia arriva dalla Cisl Firenze-Prato. “Colpa in gran parte delle tasse regionali e provinciali” spiega Giovanni Ronchi della segreteria Cisl, secondo il quale “si ha la sensazione che queste tasse servano a coprire una quota dei mancati trasferimenti dello Stato verso gli enti locali piuttosto che a controllare e governare il ciclo dei rifiuti e la sua gestione. Capiamo l’emergenza in cui si trovano gli enti locali, ma non possiamo continuare a farne pagare il prezzo ai soliti noti, soprattutto lavoratori e pensionati. Questa tenaglia va spezzata” aggiunge Ronchi.
Per fare chiarezza su cosa ci attende e per indicare priorità e obiettivi, la Cisl di Firenze, Prato e Pistoia ha deciso di confrontarsi con tutti gli attori del settore rifiuti, in un convegno in programma domani, a partire dalle 9,30, all’Auditorium della Cisl Toscana a Firenze. Un appuntamento che arriva proprio alla vigilia del via al percorso di affidamento a un unico gestore del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti per le tre province (l’Assemblea dell’Ato Toscana Centro per l’approvazione del “Piano d’ambito” è in programma infatti venerdì 7) .
All’incontro parteciperà anche il sindaci di Prato Roberto Cenni. Con lui Livio Giannotti (a.d. Quadrifoglio), Lorenzo Perra (direttore ATO Centro), Giovanni Luciano (segretario generale nazionale Fit-Cisl), Daniela Belliti (vice sindaco Pistoia), Alessandro Petretto (assessore bilancio Firenze) e Maurizio Petriccioli (segretario confederale Cisl).
“Il piano per i rifiuti varato dalla Regione Toscana è chiaro – dice Ronchi – e in larga parte condivisibile, ma ora bisogna passare agli atti concreti e rendere realtà le previsioni. Inoltre in futuro non si dovrà più ripetere lo spettacolo indegno del mese scorso, con centinaia di persone che si mettono in coda per pagare, senza sapere neppure quanto e che cosa !”