Il secondo appuntamento in onore della riapertura del museo di Palazzo Pretorio vede come protagonista Cristina Donà che domani (ore 17) si esibirà in un concerto gratuito in piazza del Comune. Raffinata e sensibile cantautrice, Cristina Donà (milanese d’origine e bergamasca d’adozione) si distingue dallo stereotipo del pop italiano collocandosi in quella fascia di autentico cantautorato che caratterizza un’importante fetta della musica italiana. Non a caso vanta collaborazioni con nomi quali Manuel Agnelli (leader degli Afterhours), Mauro Ermanno Giovanardi dei La Crus, Morgan ed il toscano Marco Parente.
La sua discografia comprende sette album l’ultimo dei quali scritto e prodotto col fiorentino Saverio Lanza (lo ricorderete nei panni del direttore d’orchestra a Sanremo 2014 a fianco della vincitrice Arisa), poliedrico strumentista che l’accompagnerà sul palco pratese. Sarà quindi una formazione acustica quella che la musicista offrirà alla nostra città, ensamble vincente e collaudato che permetterà al pubblico di godere gli aspetti più genuini della sua musica. Autrice “materna”, soprattutto nel suo ultimo lavoro “Torno a Casa a Piedi” scritto dopo la nascita del piccolo Leonardo, la Donà si distingue per una scrittura profonda, immediata e mai scontata. La sua musica spazia dal rock degli esordi, passando per un pop d’autore fino all’essenzialità di brani profondi in cui si specchia l’animo dell’artista.
Cosa canterà Cristina Donà domani pomeriggio a Prato è ancora mistero, come ammette lei stessa in un post pubblicato sul suo profilo Facebook che annuncia l’evento: “Non so ancora cosa vi canterò sabato alle 17, so solo che ho voglia di cantare… che strano . Magari anche voi avete voglia di cantare!? Potremmo fare così: ognuno di noi intonerà la propria canzone preferita e la canterà a squarciagola per 60 minuti di fila… che dite? bello no? Terapia di gruppo! Oppure un fastastico OMMMMM…. secondo me male non FA. Vediamo… vediamo…. A presto a Prato.”
Noi nel frattempo lasciamo che a presentarla a dovere sia un brano unplugged (in duo con Saverio Lanza) estratto dal suo ultimo album, “Un Esercito di Alberi”, scritto per il marito e il figlio.
Fabrizio Odori
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