14 Maggio 2014

Studente lancia uno zaino e rompe gli occhiali al professore di matematica: al Marconi arrivano i carabinieri


Ha lanciato uno zaino colpendo al volto un professore e rompendogli gli occhiali. È accaduto stamani in una classe prima dell’Istituto professionale Marconi.Vittima il professore di matematica Emanuele Tuminelli, che nel tentativo di riportare il silenzio in aula, in un momento in cui i ragazzi erano particolarmente agitati, è divenuto bersaglio della loro esuberanza. Del fatto, riportato dal sito web de Il Tirreno, è stata subito informata la vicepreside e sul posto sono stati chiamati anche i carabinieri. Il giovane ha ammesso le proprie responsabilità e si è scusato dicendo tuttavia di non aver colpito intenzionalmente il docente, che, da parte sua ha preferito non presentare denuncia. Sul posto è stata convocata la madre del ragazzo che si è detta disponibile a risarcire il danno e a ricomprare gli occhiali al docente. Lo studente, con ogni probabilità, se la caverà con una sospensione.

“Non si è trattato assolutamente di un atto di bullismo, ma di un gesto di estrema maleducazione – spiega il preside Santagati, che stamani era fuori Prato per alcuni impegni -. I miei collaboratori hanno gestito al meglio la situazione e il professore ha scelto di non presentare denuncia. Ho già convocato per lunedi un consiglio di classe straordinario per valutare i provvedimenti da adottare. Dobbiamo responsabilizzare i nostri ragazzi: a marzo tre studenti di un’altra prima hanno fatto un buco in una parete di cartongesso. Le loro famiglie sono state chiamate a rispondere dei danneggiamenti e hanno già risarcito la Provincia, che è proprietaria dell’edificio scolastico”.

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pisolo
pisolo
9 anni fa

Mi sembrava piu’ giusto se se la cavava con una espulsione. Detta cosi’ “se l cavera’ con una sospensione” sembra che lui sia il furbo che fa che c… gli pare e poi con qualche giorno di lontananza dalla scuola ha rimesso le cose in pari.Quel poero sciagurato a cui hanno rotto gli occhiali, mi sa che se la cavera’ un po’ peggio se non si fara’ intendere!

Aziz
Aziz
9 anni fa

Il servizio militare è l’unica medicina per calmare i bollori di ragazzi che credono di avere la strada spianata,visto che i genitori non riescono o vogliono fermarli.Dodici mesi di caserma calmerebbe i loro bollori

paolo
paolo
9 anni fa

Pisolo, capisco il tuo punto di vista ma credo che ad un ragazzo di quell’età possa essere “permesso” di fare un errore e non essere punito in modo eclatante con un’espulsione ma con una sospensione (a mio parere la sospensione è una punizione gravissima!). Non lo giustifico di certo ma un ragazzo di 14 anni invece che espulso dovrebbe essere aiutato.