5 Maggio 2015

Crepe nei muri, temperature proibitive e parquet imbarcato: i genitori dei bimbi dell’asilo di via Toti dicono basta – FOTO


Se oggi la cronaca è contraddistinta dalle proteste contro la riforma della scuola, c’è invece chi fa sentire la propria voce perché nel suo istituto non è ancora cambiato nulla, da quasi sei anni: sono alcuni genitori della scuola dell’infanzia del comprensorio Filippino Lippi tra via Corridoni e via Toti, in cui i bimbi devono fare i conti con vistose crepe nei muri e temperature anomale in ogni stagione. “Tolleriamo questa situazione dal 2010 – ci racconta Elena Calogni, una mamma che ha avuto due bambini all’asilo alle Lippi, sempre con gli stessi problemi – ma adesso è venuto il momento di dire basta. Gli insegnanti sono bravissimi, e così tutto il personale della scuola, ma non ci sentiamo sicuri per via della struttura”. Da quando, appunto nel 2010, dopo una nottata l’interno delle pareti di una delle strutture in legno del plesso ha presentato delle crepe – così vistose che passavano anche forti correnti d’aria – la situazione ha iniziato a peggiorare. Grande criticità anche quella delle temperature raggiunte, dai 22-24 gradi d’inverno ai 32 d’estate, “in più stanno tutto il giorno – raccontano ancora i genitori – con le tende tirate e le finestre chiuse, senza ventilatori e impianti di condizionamento”. E ancora strani dislivelli e “distaccamenti” tra la pavimentazione esterna e la struttura, “per non parlare del parquet all’interno – racconta Francesco Logli, babbo di un altro giovanissimo alunno – che salta ogni sei mesi. Per farla breve: sono quattro anni che abbiamo chiesto l’agibilità di questa struttura, e, anche se l’amministrazione e il dirigente scolastico ci dicono che c’è, ancora non abbiamo visto alcuna documentazione”. Nonostante il Movimento 5 Stelle abbia approntato anche un’interrogazione parlamentare a Roma sulle condizioni di questa scuola, sembra che niente si stia muovendo: il Comune – a detta dei genitori – recepisce ma non affronta il problema, e, anche se sono stati montati dei vetrini per misurare e monitorare la qualità delle crepe e il loro eventuale mutamento, i babbi e le mamme dell’asilo di via Toti non vedono la luce in fondo al tunnel. “Ho mandato due bambini in questa scuola e devo mandarne a breve altri due – continua Elena – credo che sia lecita la mia preoccupazione”. “Adesso le crepe sono state coperte da pannelli, ma sappiamo che le problematiche restano”.

Elia Frosini

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bob
bob
8 anni fa

“ASTE AL RIBASSO” …. e dopo MAI NESSUNO CHE CONTROLLI I LAVORI FATTI NE’ LE MANUTENZIONI !!
che paese di beoti e mangia pane a tradimento !

Asfaltorovente
Asfaltorovente
8 anni fa

E prima di pagare le fatture le certificano anche che i lavori sono stati realizzati a regola d’arte.

poeraPrato
poeraPrato
8 anni fa

Il comune nelle strutture decenti ci fa alloggiare i migranti,in quelle precarie i nostri figli.Non si puo’ piu’ tollerare una cosa del genere.