6 Maggio 2015

Il Metastasio chiude la stagione con numeri e pubblico in crescita. Ma all’orizzonte i rebus dei finanziamenti e del nuovo direttore


2134 abbonamenti, 39100 presenze totali (+800 rispetto allo scorso anno), pubblico della consueta rassegna jazz quasi raddoppiato, 114 repliche delle produzioni: sono i numeri, tutti in crescita, del teatro Metastasio alla conclusione della stagione 2014/2015. Dati che si aggiungono a un bilancio in attivo e a una partecipazione copiosa anche agli spettacoli del Metastasio ragazzi. Può dirsi soddisfatto il presidente della Fondazione Massimo Bressan, alla fine di un cartellone che ha visto pubblico record soprattutto per quel che riguarda spettacoli come il Tartufo, Otello, Danza macabra o il Cappotto. “Siamo contenti per questa nuova stagione, con quasi mille spettatori in più rispetto allo scorso anno – spiega Massimo Bressan – e poi Metastasio Ragazzi e Metastasio Jazz hanno dato risultati ottimi. Le tournee delle nostre produzioni hanno poi raccolto oltre 20mila spettatori in giro per i vari teatri”. In mezzo a tutti questi numeri incoraggianti, ci sono però anche alcuni punti interrogativi: in primis la quantità di fondi erogati dal ministero al Met dopo la nomina del teatro a Tric, secondo la nuova classificazione dei teatri pubblici. “Ancora non ci hanno fatto sapere niente – sono le parole di Bressan – e questo è un passaggio importante. Siamo contenti di essere divenuti Tric, ma è determinante capire l’entità del finanziamento. Siamo comunque ottimisti: entro la fine di maggio arriverà la notizia e sono convinto che resteremo tra i principali teatri italiani, il finanziamento potrebbe essere più ampio rispetto al passato”. Oltre a questo rebus, c’è anche curiosità sul futuro della direzione artistica: a breve scadrà infatti il mandato di Paolo Magelli e quasi sicuramente – come ha evidenziato Bressan – si andrà verso una nomina diversa, di un personaggio “meno legato alle dinamiche della regia e maggiormente tecnico”. Intanto l’attività del Met non si ferma: venerdì 8 maggio debutterà al Magnolfi “Fumo blu”, opera prima del critico teatrale Gherardo Vitali Rosati, diretto da Andrea Paciotto e con Silvia Frasson  e Daniele Bonaiuti. Inoltre sabato 9 maggio il teatro Fabbricone sarà completamente ritrasformato per “La fabbrica del teatro”, una intera giornata dedicata a Luca Ronconi: una festa con proiezioni e ricordi di ogni genere per ricordare le tappe fondamentali del lavoro a Prato di questo regista da poco scomparso.

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