8 Giugno 2015

Emergenza giustizia, la Cgil: “Accorpiamo il tribunale di Prato con quello di Firenze”


Suona come una provocazione ma rischia di non esserlo affatto. La Cgil di Prato lancia l’ultimatum per risolvere l’emergenza in cui da anni versa il sistema della giustizia pratese, quella che definisce l’unica soluzione a questo punto percorribile per garantirne il buon funzionamento: accorpare il Tribunale di viale della Repubblica con quello di Firenze. Non più manifestazioni e appelli, dice dunque il sindacato, che punta su tre richieste fondamentali: l’accorpamento di Prato con Firenze in modo da equiparare le condizioni dei lavoratori; una lettera al presidente della Repubblica che si faccia garante del percorso; e una lettera di diffida a nome e per conto dei lavoratori alla Corte di Appello e al Ministero che sollevi i lavoratori dalle conseguenze del sottodimensionamento. I numeri parlano chiaro e sono destinati a peggiorare mano a mano che passano i mesi, come spiega Walter Vizzini, funzionario del Tribunale e delegato giustizia Cgil. La pianta organica del Tribunale di Prato prevede 64 unità – un numero già in partenza definito “nettamente inadeguato” rispetto al carico di lavoro; oggi sono 46 e a settembre saranno effettivamente 42, con 4 unità trasferite a seguito degli interpelli. Non solo: tra i prossimi posti messi ad interpello, 23 sono per il tribunale di Firenze, uno solo per quello di Prato. La Cgil fornisce anche i dati a confronto: nel 2014 sono arrivati a Prato 11986 fascicoli del settore civile e 9442 del settore penale; con 42 persone in servizio il rapporto tra personale e fascicoli diventa di 510 a testa; contro i 282 fascicoli a testa a Firenze, con circa 60mila fascicoli tra civile e penale divisi sulle 211 persone in servizio. Un rapporto che peggiora, e di molto, se ci si sposta all’Unep, l’ufficio notifiche ed esecuzioni: ciascuno dei 13 dipendenti ha in carico 6288 atti, a fronte dei 2520 dei colleghi fiorentini. “Il sistema è al collasso e non si immagina in quali condizioni vivano i lavoratori tutti i giorni”, spiega Iorio, che aggiunge: “Da 15 o 16 anni non si fanno più assunzioni, a metà maggio è arrivato in visita a Prato il sottosegretario Ferri che ha commentato come il tribunale di Prato abbia lo stesso tasso di scopertura degli altri. Ma sono parametri su cui non si può misurare il funzionamento di uffici pubblici. Non si può più andare avanti così. Vorrei che venissero a Prato il Ministro e rappresentanti del dicastero della Giustizia a rendersi conto delle condizioni reali in cui versano i lavoratori e i loro uffici”.

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pisolo
pisolo
8 anni fa

Meno s’ha a che fare con i fiorentini e meglio è. Pertanto come proposta è da bocciare.

pm
pm
8 anni fa

prima volta concordo con pisolo, solo un sindacato poteva avere la geniale idea.

Marco
Marco
7 anni fa

Non vorrei che dovrebbe essere contagiato anche quellodi firenze