29 Luglio 2015

Riqualificazione urbana, anche il Macrolotto 0 al centro del disegno di legge per la riconversione delle ex fabbriche dismesse


Anche il Macrolotto 0 potrebbe rientrare nella mappatura nazionale delle aree industriali dismesse dove favorire riconversione e riqualificazione urbana. Tutto merito del Senato, che sta lavorando alla stesura di uno specifico disegno di legge per definire le misure della rigenerazione. Il percorso di confronto, che ha coinvolto anche il sindaco di Prato Matteo Biffoni, in audizione a Roma, prevede l’istituzione di un fondo di 150 milioni di euro (50 milioni per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017) a cui attingere per le opere di restyling.

Uno strumento legislativo importante per la città, perché permetterebbe di mettere mano con un progetto quadro di riqualificazione a una zona dove gli immobili sono tutti di proprietà privata.

“Il Senato sta discutendo di fondi da destinare alle ex aree produttive che in questo momento hanno perso la loro vocazione – spiega Biffoni -. Mi è stato chiesto come sindaco di Prato di portare all’attenzione nazionale il caso del Macrolotto 0, un’area particolare perché diversa dalle classiche aree dismesse fatte di grandi capannoni vuoti, ma è un caso peculiare che necessita di interventi ad hoc. Per questo è necessario che dentro la legge che il Senato licenzierà, sia prevista la possibilità di intervenire anche su questo tipo di aree, fatte di tanti piccoli immobili di proprietà privata. Partecipare a questo tavolo è per noi motivo di grande soddisfazione”.

Lo scopo del DDL è quello di azzerare il consumo di suolo attraverso una formula che sia in grado di premiare i privati che aderiscono al percorso. Soggetti che possono, tra l’altro, beneficiare di una serie di sgravi fiscali.

“Sono accordi di programma. Il Comune e la Regione, in particolare il Comune, stabilisce la destinazione dell’area, per esempio per scopi produttivi, commerciali, ricreativi, turistici, e il privato che aderisce ha una serie di vantaggi economici. Una duplice finalità insomma – conclude il primo cittadino – per una partita che, se giocata bene, ci consentirebbe di dar vita a un meccanismo virtuoso”.

Giulia Ghizzani

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