22 Agosto 2015

“Poco ma buono”: ecco le previsioni per l’olio pratese. Dita incrociate da qui al raccolto


E’ presto per essere ottimisti, ma fino a qui il clima e la stagione sono stati dalla parte dei produttori di olio d’oliva. Buona la qualità, buona anche la quantità. E così, dopo l’annata nera del 2014, per i coltivatori arriva una boccata d’ossigeno. “Da adesso – commenta Maurizio Fantini, vicepresidente del Frantoio di Vaiano – si avviano mesi cruciali; se fino qui è andato tutto bene, basterebbe una grandinata o un mese troppo piovoso per guastare il raccolto già formato”. Al Frantoio di Vaiano si spera di raggiungere i 4mila quintali di raccolto; circa il 50% della produzione ordinaria. “Con una resa tra il 12 e il 15% – calcola Fantini – si parla di 550-600 quintali di olio. Non male, dopo che l’anno scorso a causa della scarsa produzione si era arrivati a consumare quasi tutte le scorte”. Nessun timore anche per la mosca: “La stagione che si è avuta fino ad oggi ha scongiurato questo pericolo, le prospettive non sono peggiori”, spiega Fantini. E se l’olio si prevede poco, ma buono, buoni dovrebbero rimanere anche i prezzi, fissi ormai su una media costante almeno in Vallata: 11 euro un litro di olio normale, 13 un litro di quello biologico. L’apertura del frantoio è prevista per il 20 ottobre.

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