La sera del giovedì santo torna una delle usanze più amate: “il giro delle sette chiese”. Come nasce la tradizione VIDEO


La sera del giovedì santo torna un appuntamento molto amato dai pratesi: il «giro delle sette chiese», una tradizione romana nata nel Cinquecento con San Filippo Neri, ma vissuta ormai da tempo anche nella nostra città. Nel giorno in cui la Chiesa celebra l’istituzione del Sacramento dell’Eucaristia, i fedeli si raccolgono in adorazione davanti al Santissimo – la Reposizione – in quelli che vengono chiamati, anche se impropriamente, i «sepolcri». Per l’occasione gli altari delle parrocchie vengono sistemati in modo molto suggestivo, solitamente con lumi e composizioni di fiori.

Questa sera, complice il primo assaggio di primavera, nelle parrocchie del centro storico e in quelle vicine si attendono moltissime persone per una sosta e una preghiera. Tra i vari appuntamenti è in programma l’ora guidata di adorazione alle 21 in duomo fino a Mezzanotte. Le offerte raccolte saranno destinate alla Terra Santa. Nella basilica di Santa Maria delle Carceri, l’adorazione è guidata a turno dai gruppi parrocchiali fino alla mezzanotte. Nella vicina San Francesco, il tabernacolo viene allestito nella suggestiva cappella Migliorati. In San Domenico, dalle 21,15, adorazione con letture bibliche e patristiche. In San Agostino, saranno i gruppi parrocchiali ad animare la preghiera. Aperte anche le due chiese delle comunità di clausura presenti in città: la basilica di San Santa Caterina de Ricci e la chiesa di San Clemente, che si trovano entrambe in via San Vincenzo.

Segnaliamo anche due iniziative. La sera del giovedì santo gli scout del gruppo Agesci Prato 4 girano il centro storico vendendo le «mazze di San Giuseppe», canne decorate con fiori di carta colorata. I gruppi giovani e giovanissimi di Azione Cattolica metteranno in vendita dei braccialetti, il cui ricavato servirà a finanziare il restauro del rosone di San Domenico. Inoltre i gruppi di Ac hanno ideato un modo particolare di vivere il «giro»: i ragazzi nel loro percorso di riflessione e preghiera si porteranno dietro un «passa-porta», un libretto nel quale segneranno il nome delle chiese visitate, come se fosse la «Compostela» del cammino di Santiago.

 

Nel video la biblista suor Marinella Bini spiega il significato della “Reposizione dell’Eucaristia” e l’usanza del giro delle sette chiese

 

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