1 Maggio 2020

Primo Maggio, qualche fedele in piazza per l’Ostensione FOTO e VIDEO


Piazza Duomo stavolta non era completamente deserta come lo scorso 19 marzo. Qualche fedele, seppur da lontano, si è affacciato questo pomeriggio sulla piazza per assistere alla tradizionale Ostensione della Sacra Cintola. Il Primo Maggio è infatti una delle cinque occasioni annuali in cui la reliquia mariana viene mostrata al pubblico, dal Pulpito di Donatello.

Per la terza volta, dall’inizio 2020, il cerimoniale si è svolto a porte chiuse, come richiesto in questa fase di emergenza sanitaria. Grazie alle telecamere di Tv Prato i fedeli  hanno potuto «essere presenti» senza rinunciare alla tradizione.

Il rito è iniziato alle 17 con il canto dei vespri presieduti dal vescovo Giovanni Nerbini che ha poi officiato l’ostensione alla presenza del sindaco Matteo Biffoni.

Questo giorno, il primo maggio, su proposta e sollecitazione di tanti fedeli, la Cei ha deciso di affidare l’intero Paese alla protezione di Maria, come segno di salvezza e speranza.

Ecco un estratto della celebrazione.

Foto di Alessandro Fioretti e Ivan Marianelli. 

Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Marco Giraldi
Marco Giraldi
3 anni fa

Ieri Primo Maggio era la “Festa dei Lavoratori” che non è stata festeggiata come avveniva gli altri anni ma ancora a porte chiuse visto che non è ancora cessato il fenomeno del Covid 19. Mi associo alle parole pronunciate dal Presidente della Repubblica e dal Sommo Pontefice sul fatto che il lavoro possa ripartire così che non venga calpestata la dignità della persona che si basa sul creare, ricreare e lavorare. Mi è dolce ricordare la visita di Susanna Camusso ex Segretaria Nazionale della CGIL, Annamaria Furlan attuale Segretaria della CISL e Carmelo Barbagallo Segretario della UIL che vennero a Prato il 1 Maggio 2018 per lanciare un forte messaggio di speranza e conforto verso una città che ha sempre lavorato. Quel giorno in ogni piazza della città si esibiscono cantanti e band musicali per dare un respiro di sollievo ad un paese che lavora e fa grandi sacrifici anche se il culmine è a Roma dove si tiene il famoso “Concertone del Primo Maggio” in formato gratuito e sponsorizzato dalla CGIL, CILS e UIL dove si esibiscono cantanti italiani e stranieri d circa Trent’Anni ad oggi perchè tutto è iniziato nel 1990. Ieri il concerto si è svolto diversamente perchè coloro hanno aderito a questa iniziativa come Gianna Nannini, Vasco Rossi, Edoardo ed Eugenio Bennato, Zucchero, Sting, Patti Smith hanno cantato direttamente da casa. La festa dei lavoratori ha origine storiche molto lontane perchè a livello europeo ci fu la prima Associazione Internazionale dei Lavoratori che risale al 1864 molto vicini ai movimento socialisti e marxisti dell’epoca in difesa dei lavoratori. In America intorno al 1866 a Chicago una città dello Stato dell’Illions fu approvata la “Prima Legge sulle Otto Ore” e la prima manifestazione avvenne il 1 Maggio 1867. Anche a New York ci furono alcune proteste lavorative fra il 1882-84 anche se questa festa nacque ufficialmente a Parigi il “1 Maggio 1889” per via del Congresso sulla Seconda Internazionale inerente la tutela dei lavoratori. In Italia si verificava qualcosa a partire dal 1890 e nel 1913 ci fu la “Prima Manifestazione ad Andria” in Puglia questo arriverà con l’Articolo 1 del Regio Decreto 692/1923 emesso all’epoca del fascismo in cui furono stabilite l’orario massimo di lavoro che erano le otto ore giornaliere. Questa festa ha un valore religioso perchè la Santa Madre Chiesa celebra la ricorrenza di San Giuseppe come avviene il 19 Marzo per la Festa del Papà in quanto “Patrono dei babbi” visto che oltre ad essere marito di Maria era il babbo adottivo di Gesù ma qui viene festeggiato nuovamente il primo giorno del mese di Maggio in quanto “Protettore dei Lavoratori” visto che era il carpentiere di Nazaret. Ieri in Duomo alle 17:00 c’è stata la recita dei vespri insieme al Vescovo Monsignor Giovanni Nerbini, al Vicario Generale Monsignor Nedo Mannucci, al Rettore del Seminario Don Daniele Scaccini, al Rettore della Basilica di San Vincenzo Ferreri e di Santa Caterina De Ricci Monsignor Guglielmo Pozzi, al Parroco della Cattedrale Don Luciano Pelagatti e al Viceparroco Don Gino Calamai. Dopo la recita dei vespri il Vescovo si è recato presso la Cappella della Sacra Cintola dove era presente il Sindaco della Città Matteo Biffoni e il Cerimoniere Comunale Maurizio Lindi. Una volta estratta tirata fuori la cintola dall’urna il vescovo ha effettuato l’ostensione prima dalla Loggia del Ghirlandaio e poi dal Pulpito del Donatello all’esterno insieme al sindaco. La sorpresa è stata quella di vedere qualche fedele nella piazza seppure distanti uno dall’altro perchè non è ancora finito il lockdown. Quest’anno è già la terza volta che viene effettuata l’ostensione della sacra cintola ovvero per la festa di San Giuseppe in ricordo dell’episodio avvenuto nel 1494 quando la città fu colpita da un terribile pestilenza e l’allora Arcivescovo nonchè Cardinale di Firenze Giovanni De Medici che fu il futuro Papa Leone X effettuò questa ostensione speciale al popolo pratese per scongiurare la fine di questa pandemia. La seconda volta fu il giorno di Pasqua per invocare l’aiuto del Cristo Risorto e ieri in cui si celebrava la ricorrenza di San Giuseppe lavoratore. Concludo con le parole del ritornello del Salmo Biblico 89 della Liturgia celebrata ieri che dice: “Rendi salda Signore l’opera delle nostre mani”. Teniamoci pronti ad affrontare la Fase 2 che inizia da Lunedì 4 rispettando sempre normativa emesse dal del Decreto del Premier Conte ed abbiamo sempre più fede e coraggio soprattutto in questo mese che è dedicato alla recita del Santo Rosario perchè questo è il mese mariano dedicato alla gran Madre del Signore Maria Santissima.