5 Febbraio 2022

Rapine in centro storico, il centrodestra insorge: “Donne prese di mira, situazione allarmante”. E la Lega chiede un incontro al Prefetto

Forza Italia chiede l'utilizzo notturno della municipale per i controlli nelle zone a rischio


L’episodio della donna aggredita e rapinata mentre in bicicletta transitava da piazza Sant’Agostino (leggi l’articolo) ha suscitato le immediate reazioni politiche da parte dell’opposizione. A intervenire sono tutti i partiti di centrodestra, a cominciare dal responsabile regionale del dipartimento sicurezza e immigrazione di Forza Italia, Aldo Milone. “Un altro episodio di violenza, una rapina, ai danni di cittadini nel centro storico di Prato a poca distanza da dove fu rapinata l’ex assessore Rita Pieri, unitamente al marito (leggi l’articolo) – commenta Milone -. Tra l’altro c’è stato un altro episodio simile, successivamente a quello capitato a Pieri. Questi episodi devono fare riflettere, e non poco, la politica locale e gli esponenti delle Forze di Polizia. È arrivato il momento che la Polizia municipale partecipi attivamente al controllo del territorio in orari serali perché soprattutto durante queste ore si stanno verificando scippi e rapine ai danni di cittadini che attraversano il centro. Sono anni che si sta denunciando la carenza degli organici delle Forze di Polizia e, visto che da parte dei Ministeri competenti non ci sono risposte positive, è indispensabile procedere ad un inserimento più efficace della Polizia Municipale, in un contesto sinergico con le altre Forze di Polizia, per avere un controllo maggiore del territorio. Forza Italia chiede al sindaco Biffoni di attivarsi affinché la Polizia municipale collabori in maniera più fattiva alla sicurezza in città. Non si può lasciare il centro storico di Prato in mano alla delinquenza comune con il rischio che la faccia da padrona. Né possiamo tollerare che i cittadini restino chiusi in casa per paura di essere scippati nel momento in cui vogliono vivere il centro anche in orari serali”.

Critico anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Tommaso Cocci. “Dobbiamo registrare che gli episodi di violenza in centro storico non si fermano – dice -. Quello che impressiona è la gratuità della violenza esercitata da questi sbandati per poter racimolare refurtive di modestissimo valore. Nel mio mandato da consigliere comunale non ho mai abbassato l’attenzione su questa zona: prima con la battaglia per mantenere il servizio di guardiania notturna al parcheggio del Serraglio, poi con varie interrogazioni sul cantiere abbandonato di Via San Fabiano e richieste di controlli per alcune attività commerciali opache, fino alla chiusura del mini-market etnico di via del Serraglio a seguito di una mia segnalazione. L’attività di spaccio nel centro storico, che trova nella stazione del Serraglio il suo snodo per l’illecito commercio, è sotto gli occhi di tutti, ma con il perbenismo del centrosinistra abbiamo fatto davvero pochi progressi. Di pochi giorni fa l’annuncio del ritorno a Prato di ben 94 studenti statunitensi dell’Università New Haven, ma se non saremo in grado di avere un centro storico sicuro e a misura di studenti e famiglie rischiamo di stroncare sul nascere una reputazione turistica faticosamente costruita”.

A seguire pure l’intervento del consigliere comunale della Lega, Marco Curcio: “Tre scippi in tre giorni, ai danni di tre donne – commenta -. La situazione in centro storico è fuori controllo: chi delinque sta facendo quel che vuole, anche di giorno. Tutto questo è gravissimo: chiederemo un appuntamento con Prefetto e Questore per manifestare tutta la nostra preoccupazione. Tanti cittadini sono indignati, tante donne sono impaurite, e le vittime sotto shock”. Curcio proprio in questi giorni ha nominato la militante leghista Arianna Berti, nuova responsabile del settore sicurezza. “Purtroppo Prato è una città molto insicura: dati ufficiali ci mettono tra le città, peggiori in Italia. In questi giorni la, situazione è addirittura peggiorata. Non solo: in tutti i casi le aggressioni alle donne sono state compiute da cittadini africani – afferma Arianna Berti -. Le donne vengono prese di mira da questi stranieri in pieno giorno. Le autorità hanno il dovere di intervenire per fermare questa escalation”.

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