30 Gennaio 2023

Mafia, Fratelli d’Italia: “Commissione parlamentare indagherà su fenomeni tra Prato e Firenze”

L'iniziativa dei deputati Donzelli e La Porta: l'organismo dovrà valutare le caratteristiche delle nuove forme di criminalità organizzata con particolare riguardo al settore manifatturiero cinese


La nuova Commissione parlamentare di inchiesta sulle mafie si occuperà anche di scandagliare e studiare mezzi di contrasto a fenomeni di criminalità organizzata cinese tra Prato e Firenze. Lo prevede la proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia che istituirà anche nell’attuale legislatura la Commissione bicamerale d’inchiesta “sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere”.

Secondo quanto previsto dal testo in approvazione alla Camera la Commissione Antimafia, che sarà composta da deputati e senatori, dovrà “accertare e valutare la natura e le caratteristiche delle nuove forme di criminalità organizzata […] con particolare riguardo al settore manifatturiero cinese, particolarmente radicato in alcune zone della Toscana tra Prato e Firenze, con attenzione allo sfruttamento del lavoro clandestino e alla sicurezza nei luoghi di produzione; all’esportazione di capitali verso Stati esteri attraverso canali di trasferimento di denaro, regolari o irregolari”.

“Soltanto a Prato ci sono circa 6mila imprese cinesi, che da sole costituiscono oltre il 20% del Pil cittadino. Le attività di trasferimento di denaro rappresentano volumi di denaro di miliardi di euro, che ogni anno vengono distratti dal fisco”, affermano i deputati toscani Giovanni Donzelli e Chiara La Porta. “Fratelli d’Italia – concludono – lavorerà in Parlamento per far sì che per i responsabili delle organizzazioni che compiono questi reati vengano applicate le misure utilizzate per i mafiosi, dal carcere duro, ai sequestri, passando per i benefici per chi si pente e collabora consentendo di risalire alle fonti di illegalità”.

Con l’iniziativa presentata s’intende proseguire l’attività di analisi e prevenzione delle attività criminali e dell’illegalità, approfondendo ulteriormente le conoscenze finora acquisite e verificando in modo puntuale l’effettiva adeguatezza degli strumenti previsti dall’ordinamento, delle strutture esistenti e delle risorse attualmente disponibili per l’azione di contrasto delle mafie”.
La Commissione Antimafia si occuperà di valutare “la congruità della normativa vigente per la prevenzione e il contrasto delle varie forme di accumulazione dei patrimoni illeciti, del riciclaggio e dell’impiego di beni, denaro o altre utilità che rappresentino il provento delle attività della criminalità organizzata mafiosa o similare, con particolare attenzione alle intermediazioni finanziarie, alle reti d’impresa, all’intestazione fittizia di beni e società collegate ad esse e al sistema lecito e illecito del gioco e delle scommesse, verificando l’adeguatezza delle strutture e l’efficacia delle prassi amministrative, e indicare le iniziative di carattere normativo o amministrativo ritenute necessarie, anche in riferimento alle intese internazionali, all’assistenza e alla cooperazione giudiziaria”.

“Finalmente, grazie all’impegno di Fratelli d’Italia, la Commissione parlamentare Antimafia si occuperà anche del radicamento della mafia cinese nei territori di Prato e Firenze. Grazie alla fiducia che ci hanno dato gli elettori, nella legge che istituisce l’organismo in approvazione in queste ore alla Camera, abbiamo potuto prevedere che metodi di illegalità che si verificano nei nostri territori siano considerati e trattati come veri e propri reati di mafia” affermano i deputati toscani di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli e Chiara La Porta.

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